Cupydo: da Napoli a Milano per rubare la banana di Cattelan


Tra le installazioni, mostre e performance che hanno animato la città durante il Fuorisalone appena concluso, una sorpresa inaspettata ha catturato l’attenzione di pubblico e passanti: una performance firmata Cupydo, artista ultra contemporaneo riconoscibile dal suo iconico passamontagna giallo, noto per il suo stile pop, provocatorio e dissacrante.
La sua opera si è diffusa a macchia d’olio in vari angoli strategici di Milano – da Brera alle vetrine di Porta Venezia, fino ai mezzi pubblici – e consisteva in semplici pezzi di nastro adesivo accompagnati da un post-it giallo con la scritta:
“Uè guaglió bell sta banana”.
Un chiaro rimando ironico alla celebre “Comedian” di Maurizio Cattelan, con la banana attaccata al muro, ma allo stesso tempo una sua cruda decostruzione.
“Ti ho rubato la banana”, sembra suggerire Cupydo firmandosi sul foglietto. “È rimasto solo il nastro. Ma forse, è proprio lì che oggi si nasconde l’arte.”
Quella che poteva sembrare solo una trovata divertente, si è trasformata in un fenomeno virale, rilanciata sui social, discussa da appassionati d’arte e design, capace di fondere street art, performance concettuale e ironia partenopea.
Eppure, sotto il tono leggero, si intravede un messaggio più profondo. In alcune storie Instagram, Cupydo ha infatti annunciato che “il vero significato dell’opera verrà svelato presto”, lasciando intendere che quel gesto minimale non sia solo provocazione, ma una dichiarazione.
Nel flusso infinito di estetiche patinate e forme spettacolari del Fuorisalone, l’intervento di Cupydo ha suggerito – forse – che non c’è più nulla da attaccare al muro. E che la fine dell’arte, oggi, potrebbe essere nascosta proprio dietro un pezzo di scotch.