Cronaca

Cuffaro, la Procura dà il via libera ai servizi sociali

PALERMO, 17 DICEMBRE 2013 - Le porte del carcere di Rebibbia potrebbero aprirsi presto per Totò Cuffaro e questa volta per restituirgli la libertà. La Procura generale di Roma ha infatti dato parere favorevole alla richiesta avanzata dai legali dell’ex governatore della Sicilia, condannato in via definitiva a sette anni di detenzione per favoreggiamento aggravato alla mafia, a scontare il restante periodo della pena mediante l’affidamento ai servizi sociali.

Per il completamento di tale istanza adesso bisognerà attendere il parere positivo dei giudici del tribunale di sorveglianza, che si pronunceranno nei prossimi giorni. Di certo, il positivo riscontro ottenuto oggi dalla Procura romana è un primo importante passo per le sorti dell’ex senatore Udc.

Tuttavia, il sì del procuratore generale Elio Costa ha posto una condizione: Totò Cuffarò dovrà svolgere i servizi sociali presso l’associazione “Ciechi” di Roma e non nella struttura palermitana “Missione di Speranza e Carità” di Biagio Conte, così come richiesto nell’istanza presentata dal legale di Cuffaro, Maria Brucale. La ragione di tale clausola dipende, come spiegato dallo stesso procuratore genarale, da un fattore di “territorialità”, ovvero sarebbe da evitare il ritorno “sul luogo del delitto”.[MORE]

In merito a questa decisione Totò “Vasa Vasa”, così era soprannominato l’ex presidente per la sua abitudine a salutare chiunque col bacio, che questa mattina era presente davanti ai giudici del tribunale di sorveglianza di Roma, ha preso la parola affermando: «Sono pronto ad accettare qualsiasi decisione sarà presa con lo stesso rispetto con cui ho accettato il carcere con tutte le sue sofferenze».

(Immagine da controcopertina.com)

Giovanni Maria Elia