Estero
Cuba, dopo l'apertura degli Usa, incrementano le fughe via mare di immigrati
L'AVANA, 20 GENNAIO 2015 - Sarebbe del 117% l'incremento registrato dalla Guardia Costiera in merito al numero di persone che avrebbero tentato di raggiungere illegalmente, da Cuba, gli Stati Uniti.[MORE]
Intercettati in mare, o dopo lo sbarco, da dicembre 2014 ad oggi ben 481 cubani a differenza dei 96 dell'anno precedente, secondo quanto riferito da Foreign Affairs. Molti tentano la fuga a nuoto, affrontando una traversata di oltre 90 chilometri. Dalle fonti, un tale precipitoso aumento sarebbe dovuto all'indiscrezione trapelata in merito alla volontà di modificare la legge "Cuban Adjustment Act" che prevederebbe la clausola "Wet foot, dry foot" ossia la possibilità per gli immigrati toccanti suolo americano di rimanervi e avviare, dopo un anno, la pratica per acquisire la cittadinanza, a differenza di chi, recuperato in mare, verrebbe riportato sull'isola.
Arturo Lopez-Levy, ricercatore nel governo di Raul Castro, ha sostenuto la marginalità di una simile riforma, che, anche se attuata, non comporterebbe particolari variazioni nei valori dell'immigrazione ordinaria, mentre invece potrebbe causare un incremento di "un altro gruppo di immigrati che vive nell'ombra. E questo non è buono nè per gli Usa, nè per L'Avana".
Proprio in queste ore una delegazione parlamentare statunitense è presente nella capitale cubana e in settimana è prevista una rappresentanza governativa guidata da Roberta Jacobson, vicesegretario di stato. Dopo quanto annunciato in dicembre, proseguiranno dunque le manovre di conciliazione tra i due Paesi con la concreta possibilità d'insediamento delle ambasciate, primo vero passo per un completo, reciproco riconoscimento. Avvicinamento che potrebbe risultare di importante rilievo anche nella questione colombiana. Il giornalista argentino Alfredo Somoza, presidente dell'Icei (Istituto Cooperazione Economica Internazionale) in intervista a F. Sabatinelli ha infatti dichiarato che un reale contatto tra Cuba e Usa potrebbe condurre ad una soluzione concreta nel rapporto tra governo colombiano e Farc dato che da oltre un anno "sono in corso i negoziati" a L'Avana, con il benestare degli Stati Uniti.
Ma questa apertura di Obama al popolo cubano, insieme alle nuove misure interne, sta avendo ripercussioni anche sui sondaggi, l'indice di gradimento è oltre il 50%, gradimento che dovrà ulteriormente aumentare perchè possa essere definitivamente superato, alla Casa Bianca, l'incubo da "anatra zoppa" nei prossimi due, conclusivi, anni del suo mandato.
Fonte foto: reporternuovo.it
Ilary Tiralongo