Estero
Crollo del Rublo, Putin ordina il rientro dei capitali in Russia
MOSCA, 04 DICEMBRE 2014 – Il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ha tenuto oggi un discorso al Cremlino, toccando vari argomenti.
Il Paese è oggi al centro delle vicende internazionali. L’occupazione della Crimea - tornata <<per sempre>> ad essere parte integrante del territorio russo - e le pressioni sull’area Nato, con tanto di intimidazioni e manovre militari, non hanno fatto che isolare l’ex blocco sovietico, che oggi si trova a dover affrontare sfide di carattere politico ed economico. [MORE]
Il crollo del Rublo delle ultime settimane ne è un esempio lampante. Per arginare la speculazione finanziaria seguita al crollo del prezzo del petrolio, Putin ha ordinato alla Banca Centrale di <<sbarazzarsi>> degli squali della finanza, dichiarando inoltre che <<bisogna chiudere la pagina dell’offshore nella storia del Paese>> .
Tra gli applausi degli oligarchi, ha definito quello in corso <<un anno storico e fatidico>>, conscio del fatto che avrà bisogno dell’appoggio del mondo politico ed economico per uscire dalla difficile situazione in cui si trova oggi la Russia.
Intanto, di comune accordo con la Banca Centrale, sono stati disposti condoni per i capitali russi all’estero che rientreranno in patria. Misure che puntano ad arginare con <<azioni dure e coordinate>> ogni tentativo di destabilizzazione dell’economia del Paese.
Putin ha concluso il discorso definendo <<insensate>> le sanzioni internazionali, assicurando che esse saranno <<uno stimolo>> per la crescita, anziché un ostacolo.
Putin continua dunque il suo braccio di ferro con la comunità internazionale, con un occhio ai mercati ed uno ai confini occidentali, da sempre oggetto delle mire di Mosca.
(foto: Ansa.it)
Matteo Menna