Parola e Fede
Cristiani nell'epoca dei social networks
Oggi risponde all'interessante domanda di Daniele, inviata alla nostra mail, don Michele Fontana, teologo e giornalista.
D. Come essere testimoni di fede nell'era dei social network? Daniele da Rieti
R. Ciao, Daniele, proprio di questi giorni è la notizia, diffusa dalla stessa azienda, secondo cui su Twitter Papa Francesco è il più ritwittato al mondo. Ancor più degli oltre otto milioni di followers, ciò che è fortemente significativo è il fatto che questi ritengano il Papa così influente da condividerne il pensiero con i propri followers. Ciò permette una moltiplicazione esponenziale, oltre il già enorme numero di “seguaci” diretti, della quantità di persone che ricevono i messaggi del Papa, i quali spesso provocano discussioni e commenti che non poche persone cercano di approfondire. [MORE]
Già questa notizia dona l’idea di come la Chiesa consideri di rilevante importanza la necessità di essere “testimone di fede nell’era dei social network”. Lo sviluppo delle reti sociali digitali, infatti, sta contribuendo a far emergere una nuova «agorà», una piazza pubblica e aperta in cui le persone condividono idee, informazioni, opinioni, e dove possono prendere vita nuove relazioni e forme di comunità. In questi spazi non si condividono solamente idee e informazioni, ma in ultima istanza si comunica se stessi.
Per un credente che vuole testimoniare il suo amore per il Signore, dunque, l’ambiente digitale diventa luogo oramai quasi indispensabile di testimonianza. Non si tratta di rintanarsi dentro un mondo parallelo o puramente virtuale, ma di entrare pienamente nella realtà quotidiana di molte persone, specialmente dei più giovani. La capacità di utilizzare i nuovi linguaggi è richiesta non tanto per essere al passo coi tempi, ma proprio per permettere all’infinita ricchezza del Vangelo di trovare forme di espressione che siano in grado di raggiungere le menti e i cuori di tutti.
Un modo particolarmente significativo di rendere testimonianza è la volontà di donare se stessi agli altri attraverso la disponibilità a coinvolgersi pazientemente e con rispetto nelle loro domande e nei loro dubbi, nel cammino di ricerca della verità e del senso dell’esistenza umana.
Per coloro che hanno accolto con cuore aperto il dono della fede, la risposta più radicale alle domande dell’uomo circa l’amore, la verità e il significato della vita – questioni che non sono affatto assenti nei social network – si trova nella persona di Gesù Cristo.
È naturale che chi ha la fede desideri, con rispetto e sensibilità, condividerla con coloro che incontra nell’ambiente digitale. In definitiva, però, se la nostra condivisione del Vangelo è capace di dare buoni frutti, è sempre grazie alla forza propria della Parola di Dio di toccare i cuori, prima ancora di ogni nostro sforzo. La fiducia nella potenza dell’azione di Dio deve superare sempre ogni sicurezza posta sull’utilizzo dei mezzi umani.
Don Michele Fontana
Si ricorda che ognuno può porre i propri dubbi, i propri interrogativi scrivendo al seguente indirizzo di posta elettronica parolaefede@infooggi.it . Si cercherà di fornire a tutti una risposta.