Estero

Crisi umanitarie dimenticate dai media: urgono 1,4 miliardi di dollari

11 marzo 2011 – GINEVRA – Da quanto affermato dalle maggiori ONG ed organizzazioni umanitarie, quali Unicef e Medici Senza Frontiere, sarebbero necessari circa 1,4 miliardi di dollari per assistere bambini e donne in condizioni di indigenza, intrappolati nelle crisi umanitarie causate da catastrofi naturali e conflitti in 32 Paesi del mondo. È proprio l’Unicef a lanciare l'appello nel rapporto sull'Azione umanitaria per i bambini, nell’ Humanitarian Action for Children Report 2011, diffuso in questi giorni da Ginevra.[MORE] In particolare, nell'appello internazionale, viene sottolineata l'importanza di rafforzare le comunità locali. "Investire nei bambini e rafforzare il tessuto connettivo sociale dei Paesi e delle comunità che vivono ai margini", ha dichiarato Hilde Johnson, vicedirettore generale dell'Unicef, "non solo ridurrebbe la loro strada per il recupero, ma contribuirebbe soprattutto ad aumentare la capacità di gestione dei rischi, mettendo in atto misure di prevenzione, prima che la crisi dirompa, mitigandone i danni in quest'ultimo caso".
 

Tra il 2010 ed il 2011, come mostrato dalle maggiori testate giornalistiche internazionali, il mondo è stato testimone di sconvolgenti crisi umanitarie: dalle le inondazioni in Pakistan, che hanno sommerso un quinto del paese, al terremoto ad Haiti che ha causato più di 200.000 vittime e milioni di sfollati, alla terra arida e la mancanza di cibo in tutto il Sahel che continuano a minacciare centinaia di migliaia di bambini con malnutrizione acuta e grave fino alla recentissima crisi libica. I profughi continuano ad arrivare a centinaia alla frontiera tra Libia e Tunisia. I responsabili del posto di frontiera di Ras Jadir nei giorni scorsi avevano parlato di un flusso in calo, ma le immagini delle ultime ore annunciano una nuova ondata di rifugiati. Queste emergenze, ovviamente meritano i titoli dei giornali, ma purtroppo vi sono crisi meno evidenti agli occhi dei media che minacciano la vita di molti altri bambini e delle loro famiglie. Siccità, carestie, conflitti violenti, esodi a lungo termine sono una realtà per milioni di persone. Queste crisi umanitarie hanno conseguenze disastrose per i bambini, in particolare per quanto riguarda il reclutamento nelle forze armate, la violenza sessuale e la perdita di servizi di base come acqua, sanità e istruzione.
 

Così se è vero che la portata senza precedenti dei disastri di Haiti, del Pakistan e della Libia hanno suscitato una risposta straordinaria a livello mondiale da parte di tutte le organizzazioni umanitarie e partner, vi è l’estrema necessità di potenziare attività di prevenzione all'interno di quelle comunità “dimenticate” che sono più spesso colpite da crisi, per poter ridurre la portata dei rischi.