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Crisi Ucraina, Sloviansk sull'orlo della guerra civile

 KIEV, 15 APRILE 2014 – E' scattata l'operazione anti-terrorismo annunciata dal presidente ucraino Oleksandr Turchynov, nelle regioni settentrionali del paese, che rischia di vanificare i timidi approcci tra le due parti in causa, come la volontà del governo di Kiev di trovare un compromesso con i separatisti filo-russi, offrendo loro negoziati e un contributo alla riforma della Costituzione, che gli avrebbe garantito maggiori protezioni. Mosca aveva accolto con plauso le aperture di Turchynov, nonostante si ritrovi fermo sulle accuse di un “processo di dialogo a colpi di minacce e ultimatum”. Di tutta risposta Kiev punta il dito contro il Cremlino, artefice di un piano diabolico che partirebbe dalla regione del Donetsk per poi spingersi verso sud, fino a raggiungere Odessa.

Nella tensione dei negoziati, che camminano su un filo più che precario, si tende a mantenersi in equilibrio fino al vertice di Ginevra in programma il prossimo giovedì, dove siederanno allo stesso tavolo una delegazione di Mosca, l'Ucraina, l'Unione Europea e gli Stati Uniti. Tesa anche la situazione per le eventualità di sanzioni, con Mosca che s'oppone fermamente e pronta a criticare Ue e Stati Uniti sull'incapacità di trovare una soluzione efficace.

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Frattanto a Sloviansk la situazione rimane incandescente: le milizie filo-russe hanno denunciato il fatto di sentirsi accerchiate dalle forze militari ucraine, schierate alle porte della città e pronte a sferrare un attacco. Si teme in particolare un assalto da gruppi di estrema destra ultra-nazionalistica, che potrebbe trasformare la campagna in una spedizione punitiva da non sottovalutare, in quanto sarebbe la miccia per il tanto temuto scoppio di quella guerra civile che tutti vogliono scongiurare.

Obama e Putin hanno avuto un colloquio telefonico, nel quale però i rapporti si sono esacerbati, a causa di due episodi: il sorvolo nel Mar Nero di un caccia russo su una nave da guerra americana, e le visita a Kiev del capo della CIA. Nella telefonata, Obama ha chiesto a Putin di far deporre le armi a tutti i separatisti filo-russi; il capo del Cremlino ha negato qualsiasi coinvolgimento di Mosca, ma non ha convinto l'Unione Europea che sta andando avanti con le sanzioni ai dirigenti russi.

Foto: kyivpost.com

Dino Buonaiuto