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KIEV, 26 AGOSTO 2014 – È stato annunciato a mezzo Twitter da parte del presidente Poroshenko, lo scioglimento della Rada, il parlamento ucraino, ennesimo capitolo della crisi che impazza e preoccupa il fronte orientale europeo, tra instabilità politiche e reazioni dei mercati finanziari. La situazione in Ucraina sta infatti segnando anche cambi di tendenze, specie nella gestione del oro aeriforme, il gas che dalla Russia transita in territorio ucraino e rifornisce mezza Europa: la crisi di Kiev ha costretto la comunità internazionale ad intaccare le proprie scorte e a guardare con sempre più fervore al mercato aperto dall'Algeria. All'annuncio dello scioglimento della Rada seguiranno conseguenti elezioni presidenziali, previste per il prossimo 26 ottobre.
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L'Ucraina stenta a tenere coerente la decisione di volersi avvicinare più all'Europa che alla Russia, se non nella volontà espressa dai cittadini all'inizio della crisi, che però sta generando, oltre a una sanguinosa battaglia in diversi focolai della nazione, anche a una vera e propria paralisi politica, segnata da voltafaccia e decisioni repentine. Non s'arrestano i bollettini di guerra, specie nelle regioni sud-orientali: ancora scontri provocati da carri armati russi riportano un bilancio di altre quattro vittime e una trentina di feriti tra le fila dell'esercito ucraino. Una guerra che investe l'ovvio aspetto mediatico, con numerosi giornali che spingono a propagandare la perfetta gestione delle operazioni militari russe, negando la presenza di mezzi militari russi in territorio nemico e il sequestro di documenti a bordo degli stessi.
Foto: theblazonedpress.it
Dino Buonaiuto