Crisi idrica del Sud Pontino: l'acqua è meno torbida, ma ancora non basta
Cronaca Lazio

Crisi idrica del Sud Pontino: l'acqua è meno torbida, ma ancora non basta

venerdì 9 novembre, 2012

MINTURNO (LT), 9 NOVEMBRE 2012 – Sei città. Novantaduemila persone. Oltre trentacinquemila famiglia. Questo il bilancio delle persone che, nel corso degli ultimi dieci giorni, sono state vittime dei disagi provocati dalla crisi idrica nel Sud Pontino.

Gli abitanti di Formia e Gaeta si sono visti negare l’acqua per giorni dai rubinetti essiccati e vuoti, gli abitanti di Minturno e degli altri comuni del basso Lazio colpiti dalla crisi invece l’acqua la vedevano arrivare, ma era talmente nera che aprire il rubinetto per farla scorrere sarebbe servito solamente a sporcare il lavandino di terra.[MORE]

Le cose sono migliorate piano piano, l’acqua è tornata nelle due città colpite dalla siccità e sta lentamente diventando più chiara, mentre Acqualatina promette un controllo di tutte le condutture idriche collegate alle due sorgenti colpite, quelle di Capodacqua e del Mozzoccolo, e un’operazione di ripulitura per l’eliminazione delle eventuali pose.

Ma non basta. I cittadini sono stanchi, arrabbiati e nervosi. Vogliono spiegazioni convincenti e garanzie certe, non promesse vane regalate al vento. Vogliono sapere con ogni dettaglio, in piena trasparenza, perché i formiani e i gaetani, proprio come i minturnesi lo scorso agosto, sono rimasti a corto d’acqua per giorni;vogliono sapere perché dai loro rubinetti esce terra e, soprattutto, vogliono la certezza di non dover mai più accalcarsi in fila davanti ad un’autobotte, taniche alla mano, per elemosinare qualche litro di acqua potabile, quando pagano profumatamente per vederla uscire dai rubinetti delle loro case, chiara e senza terra.

(foto www.minturnet.com)

Elisa Lepone

 


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