Politica
Crisi idrica a Roma, botta e risposta tra Zingaretti e Acea
ROMA, 24 LUGLIO – Dopo lo stop della Regione al prelievo di acqua dal lago di Bracciano, ormai considerato a rischio ambientale, la capitale potrebbe andare verso razionamento drastico di erogazione dell’acqua. Il razionamento prevedrebbe turni di stop di otto ore consecutive e la divisione della città in due quadranti da almeno 1,5 milioni di residenti; l’acqua sarà erogata a turno a ciascun quadrante e quindi ogni 24 ore un romano su due rimarrà senza acqua, in totale, per sedici ore.[MORE]
Sul piatto anche l’ipotesi di innalzare i prelievi dalle altre quattro fonti che servono la Capitale. Per arrivare ai primi di agosto, quando — notano in Regione — il fabbisogno cala e, si spera, le precipitazioni riporteranno le riserve in sicurezza. Dalla sua, Zingaretti – ha sottolineato ai suoi – ha da promettere procedure snelle in nome del decreto sull’emergenza siccità. Tecnicamente si tratta solo di ovviare a quell’8 per cento di risorse che arrivano dal lago.
Tocca ad Acea ora dire sì, ma la multi utility non apprezzato il fatto di non essere interpellata in prima persona. “Dopo l’ordinanza emessa dalla Regione Lazio venerdì sera in modo unilaterale, che si continua a ritenere inadeguata e illegittima, Acea apprende solo dagli organi di stampa che sempre la Regione avrebbe ipotizzato un piano alternativo per ovviare alla captazione dell’acqua dal lago di Bracciano, prevedendo di utilizzare altre fonti o aumentando la portata di quelle attuali. Se la Regione volesse illustrare tali soluzioni, nelle sedi opportune, Acea sarà pronta ad ascoltare e collaborare”. Così, in una nota, il portavoce dell’Acea.
In risposta, il presidente della Regione Lazio, Zingaretti, sollecita Acea a trovare una soluzione alternativa, rispetto al razionamento dell'acqua deciso dopo lo stop al prelievo dal lago di Bracciano. "Se è vero che veniva prelevato un millimetro al giorno, dire poi che bisogna levare l'acqua per otto ore a gran parte dei romani è una esagerazione", afferma Zingaretti, che dunque chiede ad Acea, ente al 51% del Comune,"di formalizzare una proposta alternativa". Zingaretti nelle ultime ore ha proposto di innalzare il prelievo dalle altre fonti.
Raggi convoca un tavolo. “Chiamerò oggi stesso la Regione e Acea per convocare quanto prima un tavolo in Campidoglio per superare qualunque tipo di visione politica o di strumentalizzazione. Questo incontro tutti insieme è molto importante”. Così la sindaca di Roma Virginia Raggi in un forum su Messaggero tv, rispondendo a una domanda sull’emergenza siccità nella Capitale. Chi le chiedeva se sia vero, come affermato dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, che l’acqua a Roma sta finendo, Raggi ha risposto: “Non credo che sia questo il punto, noi dobbiamo lavorare per capire come ridurre le captazioni dal lago e come assicurare il servizio idrico a tutti i romani”.
Maria Azzarello
Fonte immagine: Soraweb