Economia

Crisi greca, Atene valuta l'ultima offerta Ue

ATENE, 30 GIUGNO 2015 – Dopo la conferenza stampa durante la quale ha difeso l’operato delle istituzioni comunitarie e ha invitato i greci a votare “sì” al referendum del 5 luglio indetto da Alexis Tsipras, il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker, ha fatto un'offerta dell'ultimo minuto ad Atene al fine di trovare un accordo entro la mezzanotte di oggi, ossia allo scadere del piano di aiuti. La data di oggi corrisponde anche all'ultimo giorno utile per rimborsare gli 1,6 miliardi di rate che Atene deve per il mese di giugno al Fmi. Termine che la Grecia non intende rispettare, come confermato dal ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis, che auspica «un accordo coi creditori». [MORE]

L’offerta, secondo quanto riferito dal portavoce del presidente della Commissione, è arrivata con una telefonata a Tsipras nella serata di ieri. La Commissione ha fatto sapere che «metterà a disposizione tutte le risorse disponibili» per sostenere la crescita economica.

Spinto da alcuni membri del Governo, pressati dai forti disagi per la popolazione legati alla chiusura delle banche e all'avvicinarsi della scadenza del piano di aiuti, il primo ministro greco starebbe valutando la proposta e sarebbe pronto a volare per Bruxelles.

Da fonti vicine al negoziato l'agenzia Ansa avrebbe appreso che il premier greco ha inviato una lettera con la sua controproposta ai creditori.  Segnale di una  ripresa del dialogo.

Se intende accogliere l’offerta, Tsipras dovrà inviare un'accettazione scritta della proposta entro oggi, in modo tale da convocare un Eurogruppo d'emergenza per approvare l'intesa e sbloccare un pagamento immediato ad Atene, per consentirle di rimborsare il Fmi con gli 1,6 miliardi di debiti da ripagare entro oggi. Inoltre, dovrebbe impegnarsi a fare campagna per il sì nel referendum.

Intanto, in una conferenza stampa a Berlino, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha affermato: «Oggi a mezzanotte scade il programma, io non conosco altri segnali concreti».

Nell’offerta di Junker sarebbe prevista tra l’altro l'Iva al 13% per gli alberghi e le strutture turistiche. Tuttavia, secondo quanto riferito da un portavoce greco, la proposta è stata ascoltata «con interesse. Ma Alexis Tsipras voterà No domenica».

[foto: blitzquotidiano.it]

Antonella Sica