Economia

Crisi Eurozona, "Siamo a un punto cruciale"

MILANO, 30 LUGLIO 2012- Si apre una settimana decisiva per le sorti dell'euro e a tal proposito l'Eurogruppo e' pronto a fare il tutto per tutto, insieme alla Bce, che provvederà a comprare i titoli pubblici dei Paesi in difficolta' mediate il fondo salva-Stati Efsf. "Siamo a un punto cruciale e non c'e' piu' tempo da perdere. In base all'andamento dei mercati, nei prossimi giorni, saranno decisi tempi e modalità degli interventi". A dichiararlo e' stato il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker. Le suddette parole si uniscono a quelle di Mario Monti e Angela Merkel che hanno dichiarato di essere pronti a prendere "tutte le misure necessarie per proteggere la moneta unica".

Intanto, da domani, il premier Mario Monti sarà impegnato nel suo tour europeo,iniziando da Parigi per poi recarsi in Finlandia, dove sarà atteso da Katainen, per poi raggiungere Madrid. In particolare,il nostro premier dovrà convincere Katainen, uno dei "falchi" del rigore ad ogni costo, dell'impegno del nostro paese in merito al risanamento. E già, oggi, c'è attesa per l'asta di 3,5 miliardi in Btp e il conseguente andamento dello spread Btp/Bund, anche se la prova del nove, in tal senso, si avrà giovedìcon l'asta per i Bonos spagnoli a due, quattro e dieci anni e con la riunione del board della Bce. [MORE]

Nel mentre, non sono mancate dichiarazioni in merito al destino della Grecia nell'Eurozona. Infatti, il vicecancelliere liberale Philipp Roesler e' ritornato a esprimere forti dubbi sulla capacità dei greci di rispettare gli impegni presi, a cui si sono aggiunte le parole del ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble, il quale ha sostenuto che non c'e' piu' spazio per nuove concessioni ad Atene. Tutto ciò ha fatto Juncker, che ha ribadito che l'uscita della Grecia dall'euro "non fa parte delle ipotesi di lavoro e che essa avrebbe enormi ripercussioni negative", e sull'atteggiamento della Germania, aggiunge "Perché si permette il lusso di fare continuamente politica interna su questioni che riguardano l'Europa? Perché tratta l'eurozona come una sua filiale?". E sul fronte ellenico, si apre qualche piccolo spiraglio sulla possibilita' che le forze di governo trovino un'intesa per varare il nuovo pacchetto di interventi da 11,5 miliardi di euro.

Vedremo, quindi, come reagiranno i mercati europei, mentre le borsa asiatici hanno aperto in positivo: a Tokyo, con l'indice Nikkei che è salito nei primi minuti di contrattazione dell'1%, per poi attestarsi oltre il +0,5%. Meglio l'Hang Seng di Hong Kong, che guadagna più di un punto e mezzo percentuale, mentre il Sensex di Mumbai oscilla intorno all' +1%.

(Fonti: Ansa, La Repubblica)

Rosy Merola