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Crisi e suicidi: stasera fiaccolata di lavoratori e imprenditori al Pantheon

Serena Casu
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Crisi e suicidi: stasera fiaccolata di lavoratori e imprenditori al Pantheon
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ROMA, 18 APRILE 2012 - Una fiaccolata per richiamare l'attenzione sulla crisi delle piccole e medie imprese e sull'aumento dei suicidi per motivi legati al lavoro. Imprenditori e lavoratori questa sera alle 20.00 sfileranno insieme  al Pantheon, in una fiaccolata chiamata “SilenziosaMente”, alla quale hanno aderito una ventina di sigle tra piccole e medie imprese, sindacati, associazioni e confederazioni.

Una manifestazione silenziosa, con la quale gli organizzatori vogliono denunciare la crisi in cui versano le pmi e i lavoratori e che servirà per chiedere il rilancio dell'economia e misure a sostegno dell'occupazione, richiamando l'attenzione dell'opinione pubblica e delle istituzioni nazionali e locali sulle migliaia di suicidi che negli ultimi anni hanno interessato lavoratori e piccoli imprenditori per motivi legati al lavoro e alla crisi economica. “Numeri da dopoguerra” li definisce Enrico Gasbarra, segretario del Pd del Lazio. Dodicimila aziende fallite e oltre mille suicidi tra lavoratori e piccoli imprenditori nel 2011, un dato in costante aumento negli ultimi anni. Si è calcolato che, rispetto al 2008, i suicidi per motivazioni legate al lavoro sono aumentati del 24%.[MORE]

Le accuse maggiori sono rivolte al costante aumento dei ritardi nei pagamenti nelle transazioni tra pubblica amministrazione e privati. Ritardi che ci sono sempre stati, denunciano gli organizzatori, ma che, con la crisi economica sono aumentati a dismisura. A ciò si aggiunge il credit-crunch, che si manifesta sotto forma di razionamento del credito, innalzamento del suo costo e richiesta di garanzie più pesanti. Un sistema che, in un momento di grave crisi economica, ha contribuito a strangolare le piccole e medie imprese, strutturalmente e finanziariamente più deboli.

Di qui alcune proposte degli organizzatori per invertire la rotta, contenute in un documento che sarà consegnato in queste ore ai vertici delle istituzioni locali e nazionali: innanzitutto, si chiede che gli enti locali si impegnino in «una sorta di “patto d'onore” nei confronti dei fornitori per garantire pagamenti regolari da qui in avanti e una più celere chiusura dei debiti pregressi»; l'introduzione di «forme di compensazione tra crediti vantati dalle imprese nei confronti della P.a. e debiti di natura tributaria e contributiva a carico delle prime»; si chiede, quindi, di «ottimizzare e razionalizzare la filiera del credito ed evitare sovrapposizioni tra i diversi soggetti che intervengono nella intermediazione tra banche e imprese; valorizzare il sistema dei Confidi mediante il rafforzamento del loro patrimonio; favorire il venture capital nelle imprese di più piccola dimensione per ricapitalizzarle e renderle meno fragili nei confronti dei competitors»

All'iniziativa, promossa da presidente di Federlazio Maurizio Flammini, hanno aderito Acai Lazio, Agci Lazio, C.l.a.a.i., Casartigiani Lazio, Cgil Roma e Lazio, Cisl Lazio, Cna Lazio, Coldiretti Lazio, Compagnia delle Opere Roma e Lazio, Confagricoltura Lazio, Confartigianato Roma, Confcommercio Roma, Confcooperative Lazio, Confesercenti Roma, Confservizi Lazio, Federlazio, Legacoop Lazio, Ugl Lazio, Uil Roma e Lazio, Unindustria.

Serena Casu

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Scritto da Serena Casu

Giornalista di InfoOggi

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