Estero
Crisi diplomatica tra Giappone e Corea del Sud
TOKYO, 6 GENNAIO – Il Giappone ha richiamato l'ambasciatore dalla Corea del Sud e ha deciso il blocco degli indennizzi sul caso "comfort women", facendo quindi assumere connotati imprevisti alla vicenda che riguarda i rapporti tra Tokyo e Seul. [MORE]
A far sorgere la polemica è una statua di una giovane donna, posta recentemente di fronte il consolato giapponese da alcuni attivisti, che rompe decenni di silenzio sui crimini commessi nel secondo conflitto mondiale contro le donne poste sotto schiavitù sessuale dell'esercito nipponico.
Il vice ministro giapponese degli Esteri, Shinsuke Sugiyama, aveva chiesto la rimozione della statua, in quanto non rispetta gli accordi firmati dai due Paesi nel dicembre 2015, secondo cui il Giappone si impegnava a corrispondere un fondo di un miliardo di yen (circa 7,5 milioni di euro) come contributo alle famiglie e alle stesse superstiti. In cambio Seul si sarebbe impegnata a non criticare il Paese sulla questione a livello internazionale.
Il partito di opposizione in Corea del Sud si era dichiarato contrario all'accordo inerente le “comfort women”, ratificato nel 2015, indicando che se dovesse vincere le prossime elezioni l'intesa sarà annullata.
Giulia Piemontese
(immagine da: swissinfo.ch)