Estero

Crisi diplomatica Olanda-Turchia si estende ad altri Paesi dell'UE

ROMA, 13 MARZO - Sale la tensione tra Turchia e Olanda dopo che il governo dell'Aja ha 'respinto' due ministri di Ankara che dovevano tenere comizi a favore della riforma presidenziale per la comunità turca olandese. La crisi diplomatica ha iniziato a coinvolgere anche i paesi più vicini all'Olanda, come Danimarca e Germania, che hanno espresso profonda indignazione per i riferimenti al nazismo fatti dal presidente turco Erdogan. [MORE]

Ma non sono solo le dichiarazioni di Erdogan a preoccupare, quanto le azioni conseguenti ai provvedimenti dell'Aja: l'ambasciata olandese ad Ankara è stata chiusa e al consolato ad Istanbul è stata issata la bandiera turca al posto di quella olandese. Intanto gruppi di dimostranti hanno protestato gridando in strada "Allahu Akbar" e insulti contro la "maledetta e razzista Olanda".

Erdogan, parlando in comizio ha aizzato ulteriormente gli animi: "L'Occidente ha mostrato in modo chiaro  il proprio vero volto, dichiarando la sua islamofobia". Ma altri Paesi dell'UE sostengono la decisione di Aja e Olanda: il premier danese Lars Løkke Rasmussen ha chiesto oggi al premier turco Binali Yildirim di "rimandare" la sua visita, e dalla Germania il ministro degli Interni Thomas de Maiziere ha parlato dei "chiari limiti" posti ai ministri di Erdogan di fare campagna in territorio tedesco. Erdogan infatti ha usato l'appellativo "nazisti" contro gli olandesi, irritando non poco il governo della Germania che di conseguenza non permetterà  di tenere comizi per la comunità turca sul suo territorio.

Polemiche anche in Francia, dove il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, non ha potuto tenere a Metz, il comizio di propaganda a favore della riforma presidenzialista imposta da Recep Taiypp Erdogan. Emmanuel Macron, candidato alle presidenziali francesi, è intervenuto con una nota ufficiale: "Il governo turco  ha fatto affermazioni inaccettabili, mettendo in discussione in maniera grave i valori europei e i nostri partner più vicini, in particolare la Germania e l'Olanda. Non ci può essere alcuna debolezza di fronte a questi attacchi. Per questo condanno in modo fermo tali provocazioni. L'Unione europea deve reagire unita".

Intanto in Olanda la polizia ha proceduto all'arresto di 12 persone che questa mattina hanno protestato davanti al consolato turco di Rotterdam, creando disordini. La portavoce della polizia ha dichiarato che gli arresti sono conseguenti alle violenze e all'attentato all'ordine pubblico imputabili ai turco-olandesi,una comunità di 500mila persone molte delle quali con doppia nazionalità,  che armati di bottiglie e sassi si sono scontrati con gli agenti in assetto antisommossa.

Maria Minichino

(fonte immagine corriere.it)