Politica

Ministri PdL si dimettono: è crisi di governo

FIRENZE, 29 SETTEMBRE 2013-E crisi fu. Alla vigilia del settantasettesimo compleanno di Silvio Berlusconi, i ministri del PdL porgono in “dono”, per così dire, le loro dimissioni. La frangia anti larghe intese del partito imbeccata dal Cavaliere riesce ad avere la meglio. La goccia che avrebbe fatto traboccare lo stracolmo vaso pdiellino sarebbe stata la mancata approvazione del decreto per evitare l'aumento dell'Iva, definita un’«odiosa vessazione».

 Il premier, Enrico Letta, lancia un duro j’accuse all’ex Presidente del Consiglio «Silvio Berlusconi, per cercare di giustificare il gesto folle e irresponsabile di oggi, tutto finalizzato esclusivamente a coprire le sue vicende personali, tenta di rovesciare la frittata utilizzando l'alibi dell'Iva. La responsabilità dell'aumento dell'Iva è invece proprio di Berlusconi e della sua decisione di far dimettere i propri parlamentari mercoledì, fatto senza precedenti, che priva il Parlamento e la maggioranza della certezza necessaria per assumere provvedimenti che vanno poi convertiti». Già questa sera Letta dovrebbe salire al Colle per decidere insieme a Napolitano la formalizzazione dei prossimi passaggi. Dal Quirinale intanto trapela poco o nulla.

Severo il giudizio del segretario Pd Epifani che parla, senza mezzi termini, di «irresponsabilità istituzionale». Il ministro Franceschini ribadisce l’inadeguatezza dell’attuale legge elettorale in vista del possibile ritorno alle urne «No al voto col Porcellum» sottolinea. Poi l'appello ai moderati del centrodestra: «Scelgano tra il Cavaliere e il bene del Paese». Tutto tace al momento per quanto riguarda Matteo Renzi che, probabilmente, era stato tra coloro che avevano accettato la grande coalizione a denti stretti sin dall’inizio.

La compattezza del PdL è tuttavia messa alla prova dopo la decisione di Berlusconi di far dimettere i ministri del suo partito. In molti avrebbero preferito che un simile scenario fosse scaturito dalla volontà dei gruppi parlamentari. Ma c’è anche chi difende a spada tratta le scelte del Cavaliere. Tra questi Maurizio Gasparri: «Una scelta ovvia». Così il senatore del Pdl commenta le dimissioni dei ministri nell'esecutivo. «Dopo la scelta -prosegue- di far saltare il patto di governo sull'Iva per la quale avevamo indicato la copertura non c'era altra strada».

Intanto Beppe Grillo prende atto delle dimissioni dei ministri del PdL e punta il dito contro Giorgio Napolitano «L'Italia non può più reggersi -tuona dal suo blog- sulle spalle di un ultra ottuagenario che sta, volontariamente o meno non importa, esercitando poteri da monarca che nessuno gli ha attribuito. Napolitano deve rassegnare le dimissioni. E' a lui che dobbiamo questo impasse. Alle sue alchimie va attribuito lo sfacelo istituzionale attuale».[MORE]

Davide Scaglione