Politica
Crisi di governo, Berlusconi: «Inevitabile la chiamata alle urne»
ROMA, 29 SETTEMBRE 2013 - «Il Pd sa solamente aumentare le tasse. In questa situazione è inevitabile tornare alle urne. Non sono stanco di combattere, sono in piena forma. Il Paese si trova in un frangente difficile e i signori della sinistra hanno il vizio di ribaltare la realtà». Queste le parole di Silvio Berlusconi, che alle ore 12.30 circa, ha raggiunto telefonicamente la manifestazione di Forza Italia a Napoli.
Pochi minuti prima dell'intervento del Cavaliere, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano aveva affermato: «Siamo in una fase un po' criptica. Io cercherò di vedere se ci sono le possibilità per il prosieguo della legislatura. Procederò allo scioglimento delle Camere se non ci sarà altra via. Procederò con una attenta verifica dei precedenti di altre crisi, a partire da quella del secondo governo Prodi». [MORE]
Cresce l'attesa per l'incontro fissato in serata tra il presidente della Repubblica ed il premier Enrico Letta, il quale, in mattinata, aveva accusato Silvio Berlusconi di aver macchinato «Un gesto folle, per coprire le proprie vicende personali».
Mentre si attendono nuove dichiarazioni legate alla crisi di governo, viene specificato da Gaetano Quagliarello, che le sue dimissioni riguardano unicamente la carica di ministro e non quella da parlamentare. Inoltre, dalla città di Piacenza, fa sapere che ritiene sbagliata la richiesta di dimissioni avanzata nei confronti dei parlamentari di centrodestra: «Io non ho presentato nè firmato perché sono un ministro che ha giurato sulla Costituzione. Le sentenze in uno Stato di diritto vanno rispettate ma si possono criticare».
(In foto Silvio Berlusconi, da parmaonline.info)
Alessia Malachiti