Crisi, Cgil a luglio 500mila lavoratori in Cassa integrazione guadagni
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Crisi, Cgil a luglio 500mila lavoratori in Cassa integrazione guadagni

mercoledì 17 agosto, 2011

ROMA, 17 AGOSTO 2011- Gli studi effettuati dall'Osservatorio cig del dipartimento Industria della Cgil, sui dati dalla cassa integrazione dell’Inps nel rapporto di luglio, confermano il “consolidamento strutturale della crisi industriale”. Infatti i dati parlano chiaro, a rischio l’occupazione di altri 900.000 lavoratori che ormai da oltre due anni sono periodicamente in cassa integrazione. La persistenza della crisi produttiva fa registrare mediamente una richiesta mese di Cig di 90 milioni di ore. [MORE]


Come ha affermato il segretario confederale della Cgil, Vincenzo Scudiere: “Siamo messi molto male sia per la mole di lavoratori ancora in cassa, sia per la crescita senza sosta di aziende che fanno ricorso ai decreti di cigs, sia per il numero di tavoli aperti al Mise senza prospettive concrete”. Scudiere lamenta una “mancanza di strategia da parte del governo come emerge prepotentemente da una manovra iniqua dagli effetti depressivi e senza una idea di crescita per il paese”.

 

In particolare, circa 500mila lavoratori in cassa da inizio anno e che, in questi sette mesi, hanno subito un taglio del salario di 2,2 miliardi di euro, pari a 4.600 euro in meno per ogni singolo lavoratore. Secondo le indagini della Cgil, le ore di CIG autorizzate nel mese di luglio sono state 80.697.907, con un calo del ‐2,11% sul mese precedente, mentre nei primi sette mesi le ore sono state 591.836.674, con una riduzione sul 2010 del ‐20,77%.

Tuttavia, continua a crescere, anche a luglio, il numero di aziende che fanno ricorso alla cassa  integrazione straordinaria (cigs). In riferimento alla cassa integrazione ordinaria (cigo), a luglio si registrano 20.194.039 ore e cresce sul mese precedente del +7,89%. Da inizio anno il monte ore è pari a 138.768.609 con una variazione tendenziale del -42,33%.

La cassa integrazione straordinaria frena i forti cali precedenti: a luglio flette sul mese precedente del -2,54% per un totale di 32.885.650 ore. Da inizio anno fino a luglio le ore di cigs sono state 255.928.148 per un -12,57% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.


Come evidenzia lo studio, le ore di cigs rappresentano ormai il 50% del monte ore complessivo. Infine, per quanto riguarda la cassa integrazione in deroga (cigd) si registrano cali sia sul versante congiunturale che su quello tendenziale. A luglio conta 27.618.218 di ore richieste segnando così un -7,87% su giugno, mentre da inizio anno le ore sono state 197.139.917 per un -7,71% sul periodo gennaio-luglio del 2010.

 

Se si entra nell’ambito dei settori, in ordine di gravità, gli incrementi di ore di cassa integrazione: il Commercio +14,69%, il Legno +2,33%, l’Alimentare +48,05%, l’Edilizia +107,42%, il Metallurgico +48,69%, le Estrazioni minerali +176,27%. Il settore più colpito, in questo mese, si riconferma il settore del Commercio con 59.031.210 ore, seguito dal settore Meccanico con 55.063.728 ore.


Da gennaio a luglio, la meccanica pesa per 217.261.045, coinvolgendo 181.051 lavoratori (prendendo come riferimento le posizioni di lavoro a zero ore). Segue il settore del commercio con 67.743.351 ore di cig autorizzate per 56.453 lavoratori coinvolti e l'edilizia con 53.894.037 ore e 44.912 lavoratori.


Dal punto della ripartizione geografica, il rapporto della Cgil evidenzia che è il nord del paese dove si concentra la quasi totalità dei decreti anche se si registrano aumenti percentuali significative nel Mezzogiorno. In Lombardia si contano, da gennaio a luglio, 1.353 decreti per un +16,64% sullo stesso periodo dello scorso anno, in Emilia Romagna sono 534 per un -3,09% e in Veneto 520 (-4,76%). I maggiori incrementi percentuali si registrano in Sardegna (62 decreti per un +93,75%), in Toscana (266 per +73,86%) e in Basilicata (28 per +40%).


Al primo posto per ore di cassa integrazione autorizzate c'è la Lombardia con 136.344.796 ore registrate lo scorso mese che corrispondono a 113.621 lavoratori (prendendo in considerazione le posizioni di lavoro a zero ore). Segue il Piemonte con 98.763.557 ore per 82.303 lavoratori e il Veneto con 50.894.585 ore di cig autorizzate per 42.412 lavoratori. Prima in questa classifica tra le regioni del centro c’è il Lazio con 40.055.863 ore che coinvolgono 33.380 lavoratori. Mentre per il Mezzogiorno è la Campania la regione dove si segna il maggiore ricorso alla cig con 36.093.399 ore per 30.078 lavoratori.
 

Rosy Merola


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