Cronaca
Crimea, la Merkel a Putin: "Il referendum è illegale"
KIEV, 10 MARZO 2014 - Ancora alta tensione in Ucraina ed in Crimea, dove gruppi di filo-russi e filo-ucraini continuano a scontrarsi con violenza per esprimere il loro consenso, o la loro opposizione, sull'annessione della penisiola ucraina alla Russia.
Intanto, in cerca di una soluzione diplomatica, Putin, la Merkel e Cameron, tentano il dialogo telefonicamente. Vladimir Putin ha infatti parlato al telefono con la Merkel affermando di aver trovato un'intesa per porre fine alla crisi, insistendo sulla legittimità del referendum del 16 marzo che dovrebbe, secono le autorità della Crimea, decidere della possibile annessione alla Russia. Secondo il presidente russo "I passi presi dalle legittime autorità della Crimea sono basate sul diritto internazionale e mirano a proteggere i legittimi interessi della popolazione della Crimea".
Ma la Merkel ribatte sostenendo l'assoluta illeggitimità del referendum: "Il referendum del 16 marzo sulla Crimea è illegale e contrario alla Costituzione ucraina e al diritto internazionale".
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Un nodo, insomma, difficile da sciogliere, e che si risolve, nel dialogo tra i due presidenti ed il premier Cameron, solo nell'accordo sul costituire un "gruppo di contatto" sull'Ucraina. E a tal proposito mercoledì si terrà, alla Casa Bianca, un importante incontro tra il presidente Barack Obama ed il primo ministro ucraino ad interim Arseni Yatseniuk. Dialogo che servirà per cercare di individuare una soluzione pacifica all’intervento militare russo in Crimea "che possa rispettare la sovranità ucraina e la sua integrità territoriale".
Intanto la situazione sui territori ucraini e della penisola sul Mar Nero non lascia tregua alla popolazione. Le forze militari russe hanno preso il controllo di un posto di guardia al confine ucraino nella Crimea occidentale, mentre altri mezzi militari si sono diretti lungo le arterie che da Sebastopoli portano verso nord, verso il confine con l'Ucraina.
Invece, a Sebastopoli ed a Simferopoli migliaia di filo-russi sono scesi in piazza al grido di “grazie Russia”, cercando di mettere a tacere i manifestanti filo-ucraini che facevano appello all'"integrità dell'Ucraina". Il premier della Crimea Serghiei Aksionov ha dichiarato: "A Mosca stanno solo aspettando il nostro sì. Questa è la Primavera della Crimea".
Valentina D'Andrea