Estero

Crimea al voto: «Si torna a casa». Kiev: «La Russia ci ha invaso»

SIMFEROPOLI, 16 MARZO 2014 -Da stamane in Crimea i cittadini, residenti nella regione contesa da tempo ormai tra Russia e Ucraina, possono votare per il Referendum di annessione del territorio crimeano alla Federazione Russa.

I quesiti sono due: «Sostieni la riunificazione della Crimea con la Russia?». «Sostieni il ripristino della Costituzione della Repubblica di Crimea del 1992 mantenendo lo status della Crimea come parte dell’Ucraina?».
In strada bandiere ed inni russi fanno presagire che il risultato del referundum non riserverà sorprese e stasera, ore 21 italiane, la Crimea entrerà a far parte della Russia.

Altissima l’affluenza già nelle prime ore del mattino, soprattutto nelle sedi della capitale Simferopoli. Qui lunghe code e intonazioni dell’inno russo, accompagnano perfettamente il grido della popolazione russofona della cittadina: «Torniamo a casa», dicono riferendosi alla Russia.

D’altra parte però il governo ucraino non intende assolutamente rendere legittimo il referendum ed attacca Mosca «Ci stanno invadendo – dice il ministro degli Esteri Ucraino – chiediamo il «ritiro immediato» delle forze russe, altrimenti «risponderemo con tutti i mezzi per fermare l’invasione militare».

Nel frattempo ieri la risoluzione dell’Onu per dichiarare illegittimo il referendum in Crimea è stata bocciata per il voto negativo della Russia. La Cina si è astenuta ed in 13 hanno votato a favore.

Ciò per rimarcare la folle solitudine di Putin nel panorama internazionale e soprattutto europeo, con la certezza ormai che il prossimo G8 non si terrà a Sochi, ma a Londra, anche perché il governo londinese, insieme a Berlino e Parigi, ha deciso di estromettere Mosca dal vertice internazionale.

Dall’ONU, l’ambasciatrice americana, Samantha Power, fa sapere che il voto di oggi è sintomo dell' isolamento di Mosca, la Russia non può cambiare le aspirazioni del popolo ucraino e fin dall’inizio di questa crisi la posizione russa è stata in contrasto non solo con la legge, ma anche con i fatti».

Se questa sera il referendum, come previsto, dovesse dare parere favorevole all'annessione della Crimea alla Russia, lo scenario che si prospetta è quello di una vera e propria guerra civile, a cui Kiev si starebbe già preparando e per cui l'Europa e l'Onu non potrebbero fare a meno di intervenire.[MORE]

Sergio Sulmicelli
 

foto da: lastampa.it