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MOSCA, 28 LUGLIO – La tanto invocata normalizzazione dei rapporti tra USA e Russia ha ancora da venire. Nonostante le paventate manovre di distensione da parte del Presidente statunitense Donald Trump, nella giornata di ieri il Senato ha approvato con 98 voti favorevoli e 2 contrari ulteriori sanzioni a Russia, Iran e Corea del Nord, insieme ad un provvedimento limitativo del potere presidenziale di alleggerire le misure nei confronti di Mosca.[MORE]
Il testo legislativo è attualmente sulla scrivania di Trump, la cui firma è necessaria per l’approvazione. Da Washington fanno sapere che potrebbe esserci margine per alcuni ritocchi alla versione definitiva.
Dal canto suo, come era lecito attendersi, la reazione di Mosca è stata dura. Attraverso le parole di Dmitri Peskov, portavoce di Vladimir Putin, il Cremlino ha fatto sapere che è già stata autorizzata la riduzione del numero di diplomatici in Russia, senza neppure attendere la sottoscrizione definitiva delle sanzioni da parte di Trump.
“La forma in cui il testo è stato presentato” ha infatti dichiarato Peskov, “sembra quasi definitiva”, lasciando intendere che dalla Russia non si aspettano un contenuto più mite.
Ed intanto è anche slittata la nomina di Anatoli Antonov a nuovo ambasciatore di Mosca oltreoceano, dove avrebbe dovuto sostituire Serghiei Kisliak. "Un ambasciatore parte quando il presidente firma l'ordine relativo" ha ricordato Peskov. "Quando la nomina sarà ratificata ve lo faremo sapere” ha poi concluso con i cronisti.
Paolo Fernandes
Foto: parlamentonews.it