Crediti Fondazione Tommaso Campanella
Politica Calabria

Crediti Fondazione Tommaso Campanella

lunedì 30 marzo, 2015

On. Mario Oliverio
Presidente Giunta Regionale
Via Sensales, 20
CATANZARO

Ing. Massimo Scura
Commissario ad Acta Piano di Rientro
Via Buccarelli 30
CATANZARO

Dott. Andrea Urbani
Sub Commissario Piano di Rientro
Via Buccarelli 30
CATANZARO

CATANZARO 30 MARZO 2015 - Facciamo seguito alla richiesta del Presidente della Regione, formulata anche a mezzo stampa, di produrre documentazione idonea ad attestare il debito della Regione nei confronti della Fondazione e, a corredo della stessa, esponiamo quanto di seguito.


E’ bene anzitutto ricordare che la KPMG, advisor della Regione Calabria, su incarico del Gen. Pezzi ha fatto un'analisi dettagliata, durata mesi, esaminando ogni singolo documento, della situazione economica della Fondazione proprio per chiarire alla Regione i dettagli di tale situazione. Allora come oggi la Regione voleva legittimamente vederci chiaro. Quella relazione è in mano alla Regione ma ad ogni buon conto si allega.

Le principali ragioni creditorie della Fondazione trovano il loro fondamento in atti formali: Atto costitutivo e Statuto della Fondazione T.C., redatti in forma di atto pubblico ricevuto dal notaio Andreacchio in presenza di testimoni, sottoscritti dal Presidente della Regione ed espressamente approvati dalla Giunta regionale con Delibera 798/04. Tali atti sono stati sottoposti al controllo del Prefetto di Catanzaro, il quale, proprio sulla base del formale impegno della Regione di dotare la Fondazione di un suo patrimonio, ha proceduto all’iscrizione della stessa nel Registro delle persone giuridiche private. Senza patrimonio, infatti, non si può costituire una fondazione. Ed è per questo che il Prefetto di Catanzaro nel 2015, una volta accertato il mancato versamento da parte della Regione Calabria del patrimonio della Fondazione T.C., ne ha disposto l’estinzione.  [MORE]


La delibera della Giunta regionale 798/04 non è stata mai annullata o revocata, né è stato mai impugnato innanzi all’Autorità Giudiziaria l’Atto costitutivo o lo Statuto della Fondazione T.C. Si tratta, pertanto, di atti perfettamente legittimi, efficaci, vincolanti e fonte di obblighi giuridici. D’altra parte è notorio che se si assumono impegni innanzi ad un notaio sottoscrivendo un atto pubblico si è tenuti a darvi esecuzione.
Da tali atti discendono i seguenti impegni per la Regione Calabria:

1. Versamento del Fondo di dotazione, pari a circa 25 mln di euro (oltre rivalutazione e interessi dal 2004 ad oggi) destinato all’acquisto attrezzature e tecnologie. Tale impegno, stabilito dall’art. 4 dello Statuto, è stato totalmente disatteso. Il suo mancato adempimento ha condizionato l'esistenza della Fondazione e ha determinato il provvedimento prefettizio di estinzione della Fondazione T.C., come si evince dalla motivazione di detto provvedimento. In tanto la Regione poteva costituire la Fondazione in quanto la dotava di patrimonio. In ordine a tale inadempimento è pendente un giudizio in fase decisoria innanzi al Tribunale di Catanzaro, sul quale la kpmg ha espresso l'opinione di ritenere la condanna della Regione “probabile posto che la debenza delle relative somme discende direttamente dallo Statuto, e non sono stati reperiti atti modificativi idonei a ridimensionare o annullare l’obbligazione in questione” (p. 70).

2. Versamento dei contributi annui a carico della Regione Calabria nella misura stabilita all’art. 4 dello Statuto (la Regione assicura, comunque, sino al riconoscimento del centro oncologico di eccellenza quale IRCCS le risorse necessarie per il funzionamento delle sue attività, con imputazione al fondo sanitario regionale, nella misura di euro 50 mln ciascuno per gli anni 2005, 2006, 2007 e per il 2004 con una quota di tale cifra proporzionale al periodo di attivazione). Avendo la Regione ripartito le UU.OO. e la dotazione di letti del Policlinico in maniera paritaria tra Fondazione T.C. e Azienda M.D., anche il finanziamento (di 50 mln di euro) è stato stabilito in maniera paritaria. Atteso che la Fondazione ha iniziato a funzionare a marzo 2006, la Regione avrebbe dovuto, quindi, corrispondere: per il 2006, 37,5 mln di euro, per il 2007, 2008 e 2009, 50 mln di euro annui e così complessivamente 187,5 mln di euro. In realtà ha corrisposto 127,00 mln di euro. Residua pertanto un credito di circa 60,5 mln di euro, oltre rivalutazione e interessi. Giudizio pendente in fase decisoria in ordine al quale la Fondazione T.C. ha già avuto esiti parziali positivi: ordinanza del Tribunale di Catanzaro e conferma, nel mese di settembre 2014, in sede di reclamo proposto dalla Regione.

3. Contributi a carico della Regione Calabria per gli anni successivi sino all’entrata in vigore della l.r. 63/12 -1° gennaio 2013 - che ha ridefinito l’assetto giuridico della Fondazione T.C. stabilendo che la stessa gestisse solo le UU.OO. oncologiche (previo trasferimento della gestione delle altre UU.OO. all’Azienda M.D.) ricevendo una remunerazione delle prestazioni oncologiche rese. Per gli anni 2010, 2011 e 2012 la Fondazione T.C. avrebbe, dunque, dovuto ricevere 150 mln di euro, mentre ne ha ricevuto circa 61 mln, il credito residuo ammonta a circa 89 mln di euro, oltre rivalutazione e interessi.

Il mancato versamento da parte della Regione di tali somme, nonostante le continue sollecitazioni ad adempiere da parte della Fondazione T.C., ha determinato una grave situazione debitoria che ha compromesso sempre di più lo svolgimento delle sue attività. Situazione, questa, più volte denunziata, fin dal 2010, ai soci fondatori, alla Struttura commissariale, al Prefetto nella sua qualità di Autorità di controllo sulle fondazioni e agli organi di informazione. Nel tentativo di trovare una soluzione che consentisse alla Fondazione T.C. di non dovere attendere la sentenza del Tribunale di Catanzaro per garantirsi la sopravvivenza, il Presidente f.f. della Regione Calabria, previo parere dell’Avvocatura regionale, nel luglio 2014 ha ipotizzato una transazione del giudizio pendente. A fronte di un debito pari a circa 174,5 mln di euro, oltre rivalutazione e interessi, la Regione Calabria avrebbe pagato solo 29 mln di euro in tre anni senza interessi (cifra che avrebbe all’epoca consentito alla Fondazione T.C. di estinguere i suoi debiti).

Non avendo la Fondazione T.C. altro interesse che quello di estinguere i suoi debiti, diede il consenso a tale soluzione. Il ritardo nel perfezionare tale transazione ha costretto il Presidente della Fondazione a convocare formalmente innanzi al Notaio i due soci fondatori perché la Regione chiarisse una volta per tutte se intendeva assolvere ai suoi impegni, invitando i soci, in caso negativo, a mettere in liquidazione l’ente per impossibilità di perseguire lo scopo sociale. Innanzi al notaio R. Guglielmo in data 6 ottobre 2014, la Regione Calabria ha formalmente espresso la volontà di evitare la liquidazione, producendo una delibera di Giunta (395/14 di pari data), con la quale si impegnava a reperire le risorse necessarie a sottoscrivere la transazione.
Se è vero che la suddetta delibera della Giunta regionale, in mancanza di un formale impegno di spesa, non è idonea ad essere portata ad esecuzione coattiva, è altrettanto vero che solo facendo legittimo affidamento sull’impegno formalmente assunto dalla Regione Calabria innanzi al Notaio, è proseguita l’attività della Fondazione ed i creditori hanno sospeso le loro azioni esecutive.

Quel che è certo è che, a prescindere dalla transazione di cui sopra, esiste un debito della Regione Calabria nei confronti della Fondazione T.C. scaturente da atti formali perfettamente validi ed efficaci e che se la Regione adempisse, anche solo in parte, sarebbe scongiurata la liquidazione dell’Ente.

Oltre ai crediti sopra indicati, scaturenti da formali impegni, la Fondazione vanta i seguenti crediti:

1. Rimborso dei costi sopportati dalla Fondazione per la gestione delle UU.OO. non oncologiche per l’intero anno 2013 e per sette mesi del 2014. A partire dal 2013, infatti, a norma della l.r. 63/12, i costi delle UU.OO. non oncologiche avrebbero dovuto essere posti a carico dell’Azienda M.D. e, quindi, del Fondo sanitario regionale. Tali costi sono stati quantificati dalla Commissione paritetica Regione Calabria-Università, al fine di determinare il finanziamento aggiuntivo per l’Azienda M.D., in 18 mln di euro annui. Credito ammontante a 28, 5 mln di euro. A fronte di tali costi la Regione Calabria ha rimborsato alla Fondazione solo i corrispettivi delle prestazioni rese nel 2013, pari a circa 2,3 mln di euro. Residua un credito di circa 26, 2 mln di euro, oltre rivalutazione e interessi, richiesto con atto stragiudiziale.

2. Credito – da quantificare - relativo alle attrezzature trasferite unitamente alla gestione delle UU.OO. non oncologiche all’Azienda M.D. nell’agosto 2014.

3. Credito – da quantificare - per le prestazioni 2014 e 2015 erogate in regime di day hospital anziché ambulatoriale per la mancata adozione dei PAC.

4. Credito – da quantificare – per rimborso costo dei farmaci oncologici (file f) per il 2014 e 2015.
Ovviamente, così come avviene per qualunque credito, in mancanza di adempimento da parte del debitore, il creditore non ha altra scelta che rivolgersi all’Autorità giudiziaria. I tempi di un giudizio, tuttavia, sono incompatibili con la sopravvivenza della Fondazione. Nel frattempo, infatti, diventerà irreversibile l’estinzione.
Per chiarezza si allega il prospetto dei fornitori con i loro crediti. Si evidenzia a questo proposito che, oltre alle multinazionali farmaceutiche, sono presenti in tale elenco anche piccoli imprenditori locali che, con i loro dipendenti, hanno garantito servizi essenziali, quali le pulizie, i pasti, ecc. Il mancato pagamento di tali debiti avrebbe, dunque, conseguenze pesanti sul territorio ulteriori rispetto a quelle derivanti dalla chiusura della Fondazione T.C.

Cordialità.

IL DIRETTORE GENERALE IL PRESIDENTE
-dott. Mario Martina- -prof. Paola Falzea-


Allegati:
1. Relazione KPMG
2. Atto costitutivo, Statuto e delibera 798/04
3. Atto di citazione nei confronti della Regione Calabria
4. Ordinanza del Tribunale di Catanzaro
5. Conferma in sede di reclamo dell’ordinanza di cui sopra
6. DPGR 136/11
7. Verbali lavori Commissione Paritetica Regione Calabria-Università
8. Verbale assemblea dei soci del 6 ottobre 2014 innanzi al notaio R. Guglielmo
9. Delibera di Giunta 395/14
10. Provvedimento prefettizio di estinzione
11. Transazione concordata con l’avvocatura Regionale e nota Avv. Arilotta.
12. Anagrafica dei fornitori con relativi crediti (A e B).

Notizia segnalata da: ( Segreteria Fondazione Campanella)

 


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

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