Cronaca
Crac Parmalat: Tanzi condannato anche in appello
BOLOGNA, 23 APRILE 2012- La Corte di Bologna ha confermato in appello la sentenza inflitta dal tribunale di Parma per il crac da 14,5 miliardi, condannando a 17 anni e 10 mesi Calisto Tanzi. Per Fausto Tonna, l'ex direttore finanziario del Gruppo, la condanna è di 9 anni, 11 mesi e 20 giorni. Un sconto di pena rispetto alla sentenza di primo grado, dove erano stati condannati dai giudici di Parma rispettivamente a 18 e 14 anni. Per il deposito delle motivazioni della sentenza, la corte presieduta da Francesco Maddalo ha indicato il termine di 90 giorni.
Assente in aula Tanzi, "Le sue condizioni di salute sono scadute e non sono certamente buone", ha precisato il suo avvocato Fabio Belloni, il quale ha così commentato, "La sentenza sostanzialmente è in linea per la posizione di Calisto Tanzi con le previsioni che avevamo fatto". Lo stesso avvocato ha, tuttavia, già annunciato il ricorso per Cassazione. "C'è un pò di delusione perché ci aspettavamo una revisione più sostanziosa della pena. Faremo ricorso per Cassazione", aggiunge l'altro legale, Giampiero Biancolella. Il legali avevano chiesto l'assoluzione per l'accusa di associazione a delinquere poiché i legali ritengono che il fatto non sussiste, invece resta l'ipotesi di patteggiamento a 5 anni per l'accusa di bancarotta fraudolenta.
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Oltre a Tanzi e Tonna, le altre condanne: il fratello di Calisto Tanzi, Giovanni, condanna a 10 anni e sei mesi. Per l'ex direttore marketing della multinazionale di Collecchio Domenico Barili 7 anni e 8 mesi (8 anni in primo grado). Per Luciano Silingardi - commercialista amico di Tanzi, ex consigliere indipendente di Parmalat Finanziaria, nonchè ex presidente della Fondazione Cariparma - conferma a 6 anni. Per Giovanni Bonici, numero uno di Parmalat Venezuela ed ex amministratore di Bonlat, 4 anni e 10 mesi (5 anni anni in primo grado). Per Fabio Branchi, commercialista di Calisto Tanzi, 4 anni 10 mesi e 10 giorni (5 anni e quattro mesi a Parma); a Enrico Barachini confermata la condanna a 4 anni; per Rosario Lucio Calogero 4 anni e sette mesi (5 anni e quattro mesi in primo grado); per Paolo Sciumè 5 anni e tre mesi (5 anni e quattro mesi); a Sergio Erede 1 anno (1 anno e sei mesi); a Camillo Florini 4 anni e un mese (5 anni); Mario Mutti 3 anni e sei mesi (5 anni e quattro mesi).
Inoltre, su 15 imputati ci sono stati solo due dichiarazioni di non luogo a procedere per sopravvenuta prescrizione (per Davide Fratta e Giuliano Panizzi, entrambi condannati a 4 anni in primo grado) a cui l'accusa di bancarotta fraudolenta è stata derubricata in bancarotta semplice.
Tuttavia, la suddetta sentenza non soddisfa in pieno il Presidente della Codacons, Carlo Rienzi, che ha affermato, "Senza entrare nel merito della sentenza, riteniamo che anche le banche italiane, le quali nella vicenda Parmalat hanno avuto un ruolo essenziale, meriterebbero la medesima condanna inflitta a Tanzi". Rienzi prosegue sostenendo che, "Gli istituti di credito, infatti, hanno piazzato ai piccoli risparmiatori i titoli della società di Collecchio, ben consapevoli degli elevati rischi di tali investimenti, portando migliaia di famiglie a perdere tutti i propri risparmi. Per tale motivo al Codacons non può bastare la condanna a Calisto Tanzi: anche le banche meritano una pena esemplare" .
(Fonte: La Repubblica)
Rosy Merola