Cronaca
Crac Alitalia, condanne per gli ex amministratori: otto anni a Cimoli
ROMA, 28 SETTEMBRE 2015 – Quattro condanne, tre assoluzioni e una serie di risarcimenti milionari è il bilancio del processo per il crac della vecchia Alitalia nella gestione che va dal 2001 al 2007. Condannati Giancarlo Cimoli – otto anni e mezzo di reclusione, presidente e ad della compagnia dal 2004 al febbraio 2007, e Francesco Mengozzi – 5 anni, ad dal febbraio 2001 al febbraio 2004. Alla lista si aggiungono Pierluigi Ceschia, ex responsabile del settore finanza straordinaria (6 anni e 6 mesi), e Gabriele Spazzadeschi, dg del settore amministrazione e finanza (6 anni), tutti accusati di bancarotta. Contestato a Cimoli anche due episodi di aggiotaggio per la diffusione di notizie false idonee a provocare una sensibile alterazione dei valori del titolo Alitalia. Assolti per non aver commesso il fatto, invece, gli ex funzionari Giancarlo Zeni e Leopoldo Conforti, e perché il fatto non costituisce reato, Gennaro Tocci, già responsabile del settore Acquisti e Gestione Asset Flotta.
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Secondo i pm Maria Francesca Loy e Nello Rossi, gli ex amministratori hanno portato avanti un'azione tesa a causare perdite per oltre 4 miliardi di euro fino al 2007, con “operazioni abnormi sotto il profilo economico e gestionale”. Cimoli, Spazzadeschi, Ceschia e Mengozzi dovranno risarcire inoltre oltre 355 milioni di euro alle parti civili rappresentate dai commissari straordinari pro tempore, e cioè Alitalia Linee Aeree Italiana Spa, Alitalia Servizi spa, Alitalia Airport spa, Alitalia express spa e Volare spa, per i danni dovuti alla bancarotta. Il solo Cimoli deve pagare anche una multa di 240mila euro. Ai quattro imputati sono state concesse le attenuanti generiche, ma è scattata l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e lo stato di interdizione legale per la durata della pena. Cimoli non potrà assumere cariche direttive presso le imprese per un anno.
Foto: si24.it
Dino Buonaiuto