Salute

Covid. Sindaca di San Giovanni in Fiore Succurro: "proposte concrete per migliorare i servizi"

Calabria: Atto aziendale Asp di Cosenza, la sindaca Succurro presenta le osservazioni del Comune di San Giovanni in Fiore, "proposte concrete per migliorare i servizi"

SAN GIOVANNI IN FIORE 15 APR - «Per ottenere una migliore assistenza ospedaliera e territoriale, abbiamo trasmesso specifiche osservazioni del Comune rispetto all’Atto aziendale dell’Asp di Cosenza, che il commissario La Regina ci ha anticipato di voler rivedere con attenzione». Lo affermano, in una nota, la sindaca di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, e l’assessore comunale alla Salute, Claudia Loria, che spiegano: «Abbiamo chiesto di aggiungere all’Atto aziendale gli elementi organizzativi dell’ospedale civile, di rivalutarne l’importante ruolo e la prevista aggregazione allo Spoke di Cetraro-Paola, in quanto troppo distante».

«Soprattutto, abbiamo proposto – proseguono Succurro e Loria – un inquadramento più autonomo dell’ambulatorio oncologico, che vorremmo aggregato all’Oncologia ospedaliera di Cosenza, integrato con il locale servizio territoriale e gestito da specialisti liberati dall’obbligo di coprire anche i turni nel reparto di Medicina, di cui abbiamo domandato il potenziamento, urgente, dell’organico medico. Abbiamo pure proposto un inquadramento più funzionale per l’ambulatorio di Cardiologia, in modo che possa continuare a lavorare sulle diagnosi, le terapie e la prevenzione, con personale aggiuntivo e l’attuale specialista da utilizzare soltanto a tali scopi.

Ancora, abbiamo chiesto di prevedere un servizio di Ginecologia integrato con il Consultorio, in modo che per l’intera gravidanza le donne siano seguite costantemente e non debbano ricorrere a visite fuori sede. Inoltre abbiamo chiesto – continuano Succurro e Loria – adeguato inquadramento della Gastroenterologia, anche con riguardo al personale da impiegare, alla luce dei moderni strumenti diagnostici di cui l’ospedale dispone. Infine abbiamo chiesto di verificare la disponibilità e le condizioni del laser ad eccimeri già donato all’ospedale, nel caso al fine di prevedere nell’Atto Aziendale apposita unità interventistica in elezione, in regime di day surgery». «Ci auguriamo che pure le opposizioni – concludono la sindaca Succurro e l’assessore Loria – convergano su queste richieste, perché sulla tutela della salute bisogna essere sempre uniti».