Salute

Covid. Richeldi (Cts), da vaccino Pfizer risultati molto promettenti

Covid. Richeldi (Cts), da vaccino Pfizer risultati molto promettenti. Nuovissima categoria, da pandemia opportunità per altre malattie
ROMA, 10 NOV - I risultati del vaccino di Pfizer "pur se preliminari, sono molto promettenti ed è un vaccino di nuovissima categoria". Ciò significa che "da questa pandemia è possibile che vengano fuori delle opportunità che prima non avevamo, come i vaccini ad acido nucleico, che potrebbero aprire possibilità finora sconosciute nella battaglia anche rispetto ad altre malattie infettive". Lo ha detto Luca Richeldi, componente del Comitato tecnico-scientifico (Cts) e direttore dell'unità di Pneumologia del Policlinico Gemelli Irccs di Roma, durante la trasmissione Agorà, su Rai 3.

Quello di Pfizer è un vaccino a Rna, "in cui cioè viene somministrata alla persona un acido nucleico, cioè una parte del patrimonio genetico del virus che viene incorporato nelle cellule dell'ospite". Per valutarne l'efficacia, ha aggiunto, è in corso "un grande trial su 40.000 persone e i primi risultati, hanno fatto vedere che, su numeri piccoli, circa 100 persone, quelle che hanno contratto il virus sono per lo più nel gruppo che non ha ricevuto il vaccino che nel gruppo che lo ha ricevuto", ciò indica che effettivamente protegge dall'infezione. "Il governo è già partito per realizzare quella filiera dell'ultra freddo, a -70 e -80 gradi, che permetteranno distribuzione capillare del vaccino, che ancora non siamo sicuri funzioni ma ha dato risultati talmente promettenti che è bene prepararsi - ha concluso -. E' difficile però dire se arrivi in 4, 6 o 8 mesi".

IN AGGIORNAMENTO
Locatelli, vaccino esiti positivi già in fase preclinica 
Il vaccino Pfizer "già nella fase preclinica aveva dato riscontri positivi in termini di immunità sterilizzante, che previene infezione, e l'immunità da malattia, cioè in termini di capacità di proteggere dalla malattia vera e propria" Lo ha affermato il presidente del Consiglio superiore di sanita, Franco Locatelli, alla conferenza stampa organizzata al ministero della Salute sull'analisi dei dati del monitoraggio regionale della Cabina di regia.

In aggiornamento 

Italia almeno 13,51% dosi vaccino Pfizer-Biontech Ue


Ue, ripartizione sarà su base popolazione di ciascun Stato


 L'italia avrà accesso ad almeno il 13,51% dei 300 milioni di dosi di vaccino Pfizer-Biontec riservati all'Ue, (200milioni più un'opzione per altri 100milioni). "La ripartizione delle dosi - spiegano dalla Commissione Ue - avviene sulla base della popolazione di ciascun Stato membro rispetto al totale degli abitanti dell'Ue" e il dato si ricava da fonti Eurostat. Ma la percentuale di dosi per l'Italia potrebbe anche essere più alta: con la procedura che partirà domani dopo il via libera del collegio dei commissari Ue, le capitali avranno cinque giorni per presentare eventuali opt out. In caso di astensioni aumenteranno le dosi per gli altri Paesi.