Salute
Covid: Ministero, tre picchi di mortalitá in un anno
Covid: Ministero, tre picchi di mortalitá in un anno. Differenze tra nord e sud, ma ridotte tra prima a terza ondata
ROMA, 21 MAG - Sono stati 3 i picchi di mortalitá causati dal Covid verificatisi quest'anno, in corrispondenza delle tre ondate epidemiche. Nella prima (1 marzo-10maggio 2020) l'eccesso di mortalità è stato del 33%, nella seconda (1 settembre 2020-9 gennaio 2021) del 29% e nella terza (1 marzo-4 maggio 2021) del 17%.
Lo indica il rapporto sull'andamento della mortalità giornaliera (Sismg) nelle città italiane, pubblicato dal ministero della Salute e dal Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio. In tutti e tre i picchi di mortalitá, è stata rilevata sempre una differenza tra le regioni del nord e quelle del centro-sud, che peró si è andata riducendo progressivamente.
Se nella prima ondata infatti l'eccesso di mortalitá nei comuni del nord era del 67% e in quelli del centro-sud del 9%, nella seconda è sceso al +34% al nord e +26% al centro-sud, mentre nella terza è stato del +15% al nord e +19% al centro-sud. Soprattutto al nord, l'eccesso di mortalità osservato è attribuibile alle classi di età più anziane, con un forte andamento crescente per età nelle prime due ondate epidemiche.
Nella terza ondata l'eccesso di mortalità è stato più basso nelle classi di età più anziane: secondo il rapporto la causa è da cercare in un probabile effetto harvesting (cioè le punte di mortalitá che hanno colpito questa fascia di popolazione) delle due ondate precedenti, piuttosto che come risultato della campagna vaccinale negli over 80. Inoltre, nella terza ondata si è rilevato un incremento particolarmente elevato nelle classi di età più giovani, in particolare 65-74 anni, fenomeno che dovrà essere valutato in termini di anni di vita persi per morte prematura.