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Covid: Merler, pandemia non sta finendo. Con riapertura delle scuole oggi nessuno può dire come andrà
ROMA, 15 SET - L'obiettivo "deve essere chiaro: vaccinare più persone possibili, anche più dell'80%. E farlo in tutte le classi di età e in tutte le Regioni. Se l'estensione del Green pass ci aiuterà a raggiungere questo obiettivo, ben venga".
Lo dice in un'intervista a 'Il Messaggero' il professor Stefano Merler, epidemiologo ed esperto di numeri, alla guida del centro Health Emergency della Fondazione Bruno Kessler che da inizio pandemia collabora con Istituto superiore di sanità, Cts e Ministero della Salute nell'elaborare le statistiche che descrivono l'andamento del contagio.
La pandemia, aggiunge Merler, non sta finendo, "bisogna continuare a essere prudenti. L'Rt, l'indice di trasmissione, è sotto 1, a 0,8 e questo è confortante. Ma c'è ancora una forte circolazione del virus. In autunno e in inverno torneremo nei luoghi chiusi, nessuno può sapere che conseguenze potranno determinarsi. Ma non mi aspetto lo stesso numero di decessi dell'inverno scorso, i vaccini sono una difesa importante".
Con la riapertura delle scuole, "oggi, nessuno può dire come andrà. Le scuole sono cambiate, abbiamo la stragrande maggioranza degli insegnanti vaccinati e una parte degli studenti. Però, rispetto all'inizio delle lezioni nel 2020, oggi c'è la variante Delta che è molto più contagiosa". Non si può riaprire tutto "come se la pandemia fosse finita. Abbiamo ancora alcune incognite.
La prima: la durata dell'immunità fornita dal vaccino, ma anche di quella naturale, perché se si confermasse un progressivo decadimento allora dovremo pensare a una terza dose. Su questo bisogna vigilare. Poi, certo, se dovesse emergere una variante che aggira i vaccini, allora i problemi aumenterebbero". Comunque fino ad oggi "i vaccini stanno funzionando molto bene".