Politica
Covid. Comunale di Lamezia Terme. “Non c'è tempo da perdere, si riapra malattie infettive”
LAMEZIA TERME, 13 NOV - non c'è tempo da perdere! Si riapra immediatamente il reparto di malattie infettive - Nei mesi scorsi più volte abbiamo chiesto a chi di competenza di riaprire il reparto di malattie infettive nella sua originaria collocazione, per intenderci in una struttura adiacente, dunque autonoma ed esterna al corpo principale dell'Ospedale di Lamezia Terme. Stabile in cui si trova già oggi il laboratorio di microbiologia con i macchinari che possono processare i tamponi. Una richiesta avanzata dall'amministrazione comunale in tempi non sospetti e che, purtroppo, nei mesi della prima ondata pandemica, e ancor di più in queste settimane, ha mostrato la sua ragionevolezza e lungimiranza.
Ieri una rappresentanza istituzionale, Sindaco, assessori e Consiglieri Comunali in rappresentanza di tutti gli schieramenti politici, ha effettuato un sopralluogo per verificare lo stato dell'immobile. Si è avuto modo di ammirare una struttura che, soprattutto rapportata agli standard della nostra regione e di tanti reparti che sono balzati alle cronache nazionali per degrado e abbandono, è un vero e proprio gioiello. Al piano terra, di fronte al laboratorio di microbiologia, è presente un'intera area già utilizzabile come degenza, con numerose stanze, antistanze "filtro", ciascuna munita di testata letto per collegamento a gas medicali e bagno dedicato. Si tratta di spazi in ottimo stato, attualmente utilizzati dal SERD. Al piano superiore dello stabile ci sono altri locali in ottime condizioni, che conservano la struttura originaria, con stanze e bagni dedicati ma prive di testa letto ed adibite ad ufficio tecnico, area medico competente e farmacia territoriale.
Tutti servizi, questi ultimi, che nell' immediato possono trovare facilmente e in tempi rapidi collocazione negli spazi ricavati nei locali "amministrativi", dove erano - d'altronde - originariamente ubicate e che sono allo stato vuoti. Occorre anche aggiungere che alla struttura è possibile accedere da due diversi ingressi, suddividendo senza alcun problema, dunque, il percorso sporco dal pulito. La razionalizzazione degli spazi, facilissima ripetiamo, consentirebbe anche di posizionare la farmacia territoriale in una migliore collocazione nella vasta area piano strada ospedale, precedentemente occupata dai locali magazzino trasferiti oggi a Girifalco ed attualmente vuoti.
Bastano queste poche indicazioni per qualificare come inspiegabile ed irragionevole la mancata considerazione di questa struttura che, evidentemente, non è stata affatto valutata dal governo regionale. Francamente, siamo disorientati dal fatto che, a fronte di una soluzione quasi "chiavi in mano", l'ordinanza del Presidente f.f. Spirlì preveda di riconvertire posti letto nell’ospedale di Soveria Mannelli e addirittura, di far riorganizzare e ristrutturare Villa Bianca, che non sarebbe comunque utilizzabile nell’immediato.
Il quesito resta dunque uno: perché i locali sopra descritti e che rispondono a criteri di idoneità e funzionalità, in quanto già predisposti per ospitare pazienti che non necessitano di assistenza ventilatoria, non sono stati valutati correttamente ed indicati come concreta possibilità?
Qualunque cittadino può rendersi conto dalle foto allegate che la struttura è già pronta per essere riaperta. Si tratta di un dato oggettivo. L'intero consiglio comunale, evidentemente, non resterà inerme in attesa di risposte. Abbiamo l'obbligo di garantire il diritto alla salute dei nostri cittadini ed abbiamo anche la ferma intenzione di concorrere al bene comune dell'intera collettività calabrese.