Estero
Costa d'Avorio, strage a Duekoué. La Caritas denuncia massacri e un migliaio fra morti e dispersi
03 aprile, Costa d'Avorio - Un migliaio di persone risultano morte o disperse nella località ivoriana di Duekoué, nell'ovest del Paese e teatro di un "massacro avvenuto fra domenica e martedì": lo ha reso noto l'ong Caritas. La strage è avvenuta nel quartiere Carrefour, controllato dalle forze del presidente legittimo Alassane Oauttara “nel corso di combattimenti avvenuti fra domenica 27 marzo e martedì 29 marzo”, si legge in un comunicato dell'organizzazione umanitaria.[MORE]L'ong “ignora chi sia responsabile di questo massacro ma indica come un'inchiesta possa accertare la verità: la Caritas condanna gli attacchi contro i civili e sottolinea come la situazione stia peggiorando rapidamente”. Intanto l'esercito francese ha preso oggi il controllo dell'aeroporto di Abidjan per facilitare l'evacuazione degli stranieri, mentre continuavano ad infuriare i combattimenti nella città intorno agli ultimi bastioni del presidente uscente, Laurent Gbagbo. Al momento circa 167 stranieri hanno lasciato Abidjan via Dakar per Lome.
Il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ha detto che Laurent Gbagbo deve ritirarsi “immediatamente”. Gbagbo si rifiuta di lasciare il potere ad Alassane, presidente riconosciuto dalla comunità internazionale che ha vinto le elezioni dello scorso novembre nel paese dell'Africa occidentale. L'offensiva lampo di Alassane Ouattara gli ha permesso di prendere il controllo di quasi tutto il Paese. Secondo l'Onu e diverse Ong, la conquista martedì da parte delle forze pro-Ouattara di Duekoué, importante crocevia dell'ovest del Paese, si è accompagnata a dei massacri con dei bilanci che parlano di 800 morti. Intanto nel pomeriggio il presidente francese, Nicolas Sarkozy, ha convocato una riunione sulla Costa d'Avorio con il ministro della Difesa e il capo di Stato maggiore.