Cronaca

Costa Concordia: l'isola del Giglio chiede a Schettino 20 milioni di euro per i danni

CATANZARO, 28 GENNAIO 2015 - L'isola del Giglio "chiede i danni a Schettino". È quantificato in 20 milioni di euro, comprese le lesioni d'immagine, il danno economico che l'isola toscana ha dovuto subire nel lungo periodo di permanenza della Costa Concordia davanti agli scogli.

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La richiesta riguarda i danni patrimoniali,  e non, chiesti dall'Amministrazione comunale dell'isola tramite gli avvocati Maria Chiara Zanconi,  dello "studio legale Pavia Ansaldo",  e Alessandro Maria Lecci. Essi hanno formalizzato la richiesta,  presso il tribunale di Grosseto, nel contesto delle conclusioni di parte civile nel processo penale a carico di Francesco Schettino, imputato per il naufragio della nave che ha provocato 32 vittime.

Il Sindaco, Sergi Ortelli, ha spiegato che "il danno per l'isola del Giglio esiste. Anche quello d'immagine che si protrarrà nel tempo irrimediabilmente". Senza contare, ha proseguito il sindaco, dei danni subiti dalla macchina comunale che ha dovuto anticipare forti somme di denaro (ancora non rimborsate), trattandosi di situazione grave da cui è scaturito, all'epoca dell'incidente, lo stato di emergenza dichiarato dal Governo.

Molto sostanziose, sono state le voci "di danno" elencate dai legali dell'Ente, per il calcolo della provvisionale; richiesta formalizzata a margine del processo in corso a Grosseto. Più in particolare, le somme erogate dal Comune dall'inizio della tragedia, sono state:  somme anticipate per conto dello Stato (o di altre amministrazioni), in conseguenza della "dichiarazione dello stato di emergenza", calcolate fino al terzo trimestre del 2014,  (e non ancora rimborsate): euro 340.305,05; costo del personale impiegato nelle varie operazioni di intervento e distolto dall’ordinaria attività lavorativa: euro 1.017.201,00; spese sostenute per la collaborazione di professionisti esterni, a supporto dell’attività dell’ufficio tecnico per la realizzazione del piano triennale delle opere (rimasto ancora inattuato): euro 142.164,04; danno per mancata realizzazione del piano triennale delle opere pubbliche 2012-2014: euro 1.265.607,50; danno per ritardo nell'approvazione del piano strutturale: euro 500.000,00 (valutazione equitativa); danno per ritardato introito degli oneri di urbanizzazione: euro 591.246,00; danno per ritardata acquisizione "Rocca Pisana": euro 750.000,00 ed infine,  danno per mancato ampliamento della concessione demaniale n.3/2012: euro196.723,34.

C'è poi il danno all’immagine (per lesione all’identità, nome e reputazione, nonché per mancato svolgimento di eventi, trasformazione dell’isola in un cantiere, turbamento della popolazione, per diminuita percezione sia da parte dei cittadini che sul piano internazionale) commisurato, per gli anni 2012, 2013 e 2014 nella flessione del turismo rispettivamente in: euro 1.670.000,00 (2012), euro 1.670.000,00 (2013) e euro 1.500.000,00 (2014), per un totale complessivo di euro 4.840.000.

Il Comune, in aggiunta al danno d'immagine, ha anche lamentato la continua associazione del nome del Giglio al "tragico naufragio". Inoltre, si ritiene danneggiata dalla estenuante campagna mediatica condotta in occasione della disputa per il riposizionamento della nave e successivo parcheggio in uno dei porti che si erano proposti per ospitarne la successiva demolizione. Tutto ciò, a parere dell'amministrazione comunale, ha limitato di molto l'attrattività turistica calcolando in 10 milioni di euro il danno d'immagine subito

Pasquale Rosaci (fonte immagine: iljournal.today))