Cronaca

Cosenza: si potrebbe animare la città con la creatività

Agostino Conforti, assessore alla mobilità del comune di Cosenza, lancia un’idea interessante ed originale per la città: darle una veste più varia e colorata rendendola più viva, rendendo quindi anche più armonico l’ambiente urbano.
L’assessore Conforti ha lanciato tale idea alle gallerie d’arte presenti[MORE] in città, inviando loro una lettera che le invita a confrontarsi su tale proposta e ad arricchirla di nuovi spunti.
In verità non si tratta proprio di un’intuizione dell’assessore: nel 2009 nasce a Genova un’iniziativa del tutto singolare; si tratta di un progetto di “guerriglia creativa urbana”, così come lo definisce il suo ideatore Mattia Paco Rizzi, neolaureato in architettura presso l’Università di Genova. I Park Art, questo il nome del progetto, ovvero l’arte di parcheggiare l’arte, mira alla riconquista dello spazio urbano pubblico, attraverso una serie di performance artistiche: lo scopo è quello di ri-appropriarsi, durante un preciso lasso di tempo, di una parte circoscritta del suolo cittadino.
L’idea di fondo è molto semplice. Nel momento in cui pagate un parcheggio, diventate per un periodo determinato di tempo possessori di uno spazio fisico. Tale spazio viene generalmente utilizzato per ospitare la propria automobile. E se invece dell’automobile, nel parcheggio si “parcheggiasse”, appunto, l’arte?
Il tutto si traduce quindi nell’occupazione legale, attraverso il pagamento della sosta, di un parcheggio pubblico, che diviene però momentaneamente luogo espositivo a cielo aperto davanti agli occhi di tutti i passanti. Le forme d’arte in “esposizione” possono essere svariate: dalla pittura, alla musica, al teatro di strada, alla danza…
Fino ad ora il progetto è stato già realizzato a Genova, Città del Messico, Imperia, Bassano del Grappa e Milano. Ma non finisce qui: le nuove tappe del progetto sono Torino, Bologna e Firenze, città che saranno presto teatro di un evento in contemporanea.
L’iniziativa nasce come una provocazione e come rigetto dell’idea che il sistema elitario e commerciale di musei e gallerie non lasci realmente libero sfogo alla creatività dell’artista e, soprattutto, non permetta all’arte di arrivare a tutti gli strati sociali.
A pensarci su, tuttavia, ci viene da muovere solo un’obiezione al fautore originario di questa idea: con la penuria di parcheggi che si lamenta spesso in tutte le città, sarebbe opportuno favorire iniziative di tal genere? E voi cosa ne dite?
Il proposito sembra molto singolare ed ha già suscitato a Cosenza curiosità ed interesse.
Speriamo che abbia un seguito, per consentire ai creativi di ogni sorta di dare sfogo appunto al loro “furor creativo”, e per vivacizzare anche le nostre città spesso troppo grigie e monotone.