Cronaca

Cosenza, ordine di arresto per l'ex presidente della BCC

COSENZA, 10 OTTOBRE 2013 - Dall'operazione "Family bank", condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria di Cosenza, in collaborazione con la Sezione di Polizia Giudiziaria Carabinieri presso la Procura di Cosenza, a termine di indagini effettuate nei confronti dei vertici e dei componenti degli organi sociali della Banca di Cosenza Credito Cooperativo (ora in liquidazione coatta amministrativa per dissesto finanziario), è giunto un ordine di arresto e la denuncia di 38 persone con il sequestrato di beni per circa 3,5 milioni di euro.

Come riportato dall'AGI, l'ordine di arresto sembra essere giunto all'ex Presidente della BCC, G. C. , 61 anni,  in precedenza condannato in via definitiva per reati di violenza sessuale. Attraverso l'attività investigativa, coordinata dal Procuratore della Repubblica, Dario Granieri, dal Procuratore Aggiunto, Domenico Airoma, e dal Sostituto Procuratore, Paola Izzo, si è potuto disarticolare un sodalizio criminoso dedito alla sistematica consumazione di appropriazioni indebite. Queste, secono le indagini, sarebbero state ideate da parte dell'ex presidente, in associazione con l'ex vice presidente e l'ex direttore Generale attrverso l'abuso dei rispettivi poteri. Come riportato dalla notizia Agi gli inquirenti avrebbero affermato:  "avevano organizzato e realizzato strategie societarie finalizzate ad erogare finanziamenti a beneficio di soggetti a loro vicini, in assenza di adeguate garanzie, ovvero ad alto rischio di insolvibilita' o gia' fortemente esposti verso il sistema bancario, compromettendo gli equilibri economici dell'istituto, con un danno finanziario superiore a 20 milioni di euro che ha determinato il tracollo della banca".

Nello specifico, si è accertata l'indebita appropriazione di 1.826.930,79 euro in danno dell'istituto, di cui gli amministratori avevano, di fatto, il controllo, "destinati a diretto vantaggio personale, di familiari ed amici". Durante l'operazione, che ha impegnato un centinaio di finanzieri sul territorio nazionale, sono state eseguite 7 perquisizioni domiciliari nei confronti di altri indagati residenti nelle province di Cosenza, Catanzaro e Modena. In seguito a tali indagini sono stati sottoposti a sequestro due immobili, un'autovettura di grossa cilindrata, quote di partecipazione in 5 società, conti bancari e rapporti finanziari accesi presso 15 tra istituti di credito e intermediari finanziari.

Sono stati, inoltre, effettuati accertamenti, dalle Fiamme Gialle cosentine a livello patrimoniale a seguito di reati tributari commessi dall'ex presidente, all'epoca legale rappresentante di una casa di cura della provincia di Cosenza, responsabile, sempre secondo le accuse, unitamente al cognato, dell'omesso versamento di ritenute alla fonte di stipendi corrisposti nel 2009 e nel 2010 pari ad un totale di 2.296.361 euro. Pare, dunque che lo stesso ex presidente, con altri indagati, avrebbe utilizzato, indebitamente, fondi gestiti dai Confidi locali "cosi' sottraendoli alla loro destinazione in favore di imprese in difficolta'". [MORE]

(Fonte AGI)

Elisa Signoretti