Cronaca
Cosenza, medici dell'Annunziata in rivolta: «Carenza di personale. Siamo pronti allo sciopero»
COSENZA, 05 GENNAIO 2013-E’ caos nell’Ospedale Civile dell’Annunziata dove i camici bianchi hanno minacciato uno sciopero per fine gennaio. La carenza di personale, gli spostamenti dei medici da un reparto all'altro e i numerosi pensionamenti previsti nel corso di quest’anno sembrano aver esasperato gli animi nel nosocomio bruzio.
Il rischio potrebbe essere quello della paralisi della struttura nelle prossime settimane, l'appello dei medici è rivolto al vice commissario Pezzi affinchè autorizzi il direttore generale per l’assunzione di altro personale ma anche ai cittadini per la difesa dell’ospedale. «Il dg -si legge in una lettera delle sigle sindacali presenti nell’ospedale - ha affermato pubblicamente che il vice commissario Pezzi lo avrebbe messo alla strette, non consentendogli l’autorizzazione all’assunzione di “ulteriore” personale, pena la sua rimozione da Direttore Generale. A questo punto chiediamo al vice commissario Pezzi di fornire pubblicamente la sua versione dei fatti in un incontro che chiediamo fin da ora si tenga qui a Cosenza con tutta la struttura commissariale».
Lo stato d’agitazione è scattato «a seguito dei recenti provvedimenti Aziendali che prevedono accorpamenti di alcune Unità Operative Complesse per incrementare di poche unità il personale medico del Pronto Soccorso. Riteniamo inaccettabile che in un Ospedale HUB (cioè un ospedale di riferimento regionale), qual è quello di Cosenza, le carenze di organico del Pronto Soccorso vengano sanate, in maniera estemporanea e con ordini di servizio a medici di altri reparti, anche perché queste soluzioni tampone, non potranno mai garantire quel percorso formativo necessario per i medici che dovranno gestire le emergenze di un Pronto Soccorso d’avanguardia qual è quello dell’Annunziata». Già dalla prossima settimana è prevista un’occupazione no stop dell’ospedale, con un punto d’incontro, davanti alla struttura e che dovrebbe proseguire nelle strade principali della città. «Ci scusiamo, fin da ora, - scrivono rivolgendosi ai cittadini - per i disagi che potrebbero derivare da un’eventuale, ma necessaria, sospensione dell’attività ambulatoriale per l’esterno». [MORE]
Non si è fatta attendere la risposta di Palazzo dei Bruzi su questa delicata vicenda. «Ciò che purtroppo continuiamo a registrare - afferma in una nota il sindaco Mario Occhiuto - nella Sanità calabrese, è una sempre più preoccupante incapacità di programmazione direttamente proporzionale all’aumento delle problematiche presenti nei nostri ospedali». Proprio il 17 dicembre scorso il primo cittadino era intervenuto sulle criticità della Sanità regionale, annunciando che avrebbe convocato a breve la conferenza dei Sindaci dell'Asp. «Se - aggiunge Occhiuto - nel corso della conferenza dei Sindaci che riunirò molto presto dovessero emergere irresponsabilità gestionali a danno dei cittadini e degli operatori che lavorano ormai al limite delle condizioni consentite, mi troverò costretto a emettere un’ordinanza cittadina contingibile e urgente per la tutela della salute pubblica, specie nel caso venissero chiusi quei reparti ospedalieri che ci garantiscono i livelli di assistenza minimi essenziali».
Davide Scaglione