Cronaca

Cosenza Incendio porta caserma CC: DDA, risponderemo

Cosenza, 7 agosto 2012 - "Ci sono indagini serratissime in corso, a seguito di questo gravissimo atto d'intimidazione compiuto ai danni dei carabinieri di Cosenza". Lo dice il Colonnello Francesco Ferace, comandante provinciale dei carabinieri di Cosenza, riguardo alla bottiglia incendiaria che stanotte e' stata lanciata contro una delle porte della caserma "Paolo Grippo" di Cosenza. "Naturalmente non recederemo in nessun modo da tutte le attivita' che abbiamo in corso e sono certo che sapremo dare un volto all'attentatore di questa notte", ha detto ancora Ferace.

"Lo Stato rispondera' ad ogni forma di incremento artificiale della tensione con quelle che sono le forme dovute, e non si fara' intimidire", ha detto invece il Procuratore Aggiunto della DDA di Catanzaro, Giuseppe Borrelli, che stamattina e' stato a Cosenza.[MORE]

LAGANA', FATTO GRAVITA' INAUDITA
"E' un fatto di inaudita gravita', che ci preoccupa fortemente, quello avvenuto la scorsa notte a Cosenza. L'incendio di due infissi della caserma "Grippo" dei Carabinieri e' un gesto di plateale contrapposizione allo Stato e a uno dei suoi simboli rappresentativi". Maria Grazia Lagana' Fortugno, deputata Pd e componente della commissione Difesa della Camera, interviene cosi' in relazione al grave episodio registrato nella citta' dei Bruzi. "Esprimo, innanzitutto - dice - la mia solidarieta' all'Arma in tutte le sue articolazioni territoriali e, in particolare, al comandante provinciale di Cosenza, colonnello Francesco Ferace. I carabinieri, come le altre forze dell'ordine, sono quotidianamente impegnati in una durissima battaglia contro la criminalita' organizzata, specie in Calabria, dove la presenza della 'ndrangheta pervade molti ambiti della vita sociale. Quello degli uomini della Benemerita e' un lavoro difficile, anche e soprattutto per ragioni ambientali, come hanno dimostrato le circostanze in cui e' stato assicurato alla giustizia il latitante Celestino Abruzzese, a Cassano allo Jonio. Sono convinta - conclude la parlamentare calabrese del Partito democratico - che in tempi brevi verra' fatta luce su questa vicenda che, in ogni caso, qualunque sia la matrice, deve farci riflettere e impone di non abbassare la guardia".

CORBELLI, SOLIDARIETA' SENZA ALLARMISMO
Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, esprime "solidarieta' all'Arma dei Carabinieri per l'incendio alla caserma "Grippo" di Cosenza, ma invita, in attesa che si scopra l'autore e il movente di questo gesto criminale, "a non creare ed evitare allarmismo sulla vicenda, per non provocare eccessiva preoccupazione nella popolazione e per non danneggiare l'immagine della civile citta' di Cosenza. Quanto avvenuto questa notte con l'incendio alla caserma "Grippo" - dice - e' senz'altro un fatto grave e inquietante che va severamente condannato e il cui autore subito individuato e punito in modo esemplare. Ma bisogna assolutamente evitare di creare ingiustificato allarmismo su una vicenda su cui occorre fare immediatamente chiarezza, per assicurare alla giustizia il responsabile(i) di questo atto criminale, tranquillizzare la popolazione. All'Arma dei Carabinieri, al Comandante Provinciale Francesco Ferace, - continua - va la solidarieta' del Movimento Diritti Civili e di tutti i cittadini onesti. Auspico che cosi' come per l'incendio alla caserma "Grippo", anche per casi altrettanto e forse ancora piu' gravi (come quel comune del cosentino dove amministratori corrotti e mafiosi e un sindaco fantoccio e complice agiscono nell'illegalita' e impunita' assolute, perseguendo e provocando danni devastanti ai cittadini perbene, calpestando brutalmente anche i diritti delle persone anziane disabili e causando danni irrimediabili e purtroppo anche letali) venga subito convocato un vertice (o Comitato per l'Ordine e la Sicurezza), da parte del Prefetto di Cosenza e del Procuratore della Repubblica e che si agisca chiudendo finalmente (dopo mesi di denunce e indagini) le inchieste e ponendo fine a queste zone franche (comunali) , dove regna l'arbitrio, l'illegalita' e l'impunita'"