Cosentino salvo, il "Porcellum" che resta, ma l'Italia s'è desta?
Politica Lombardia

Cosentino salvo, il "Porcellum" che resta, ma l'Italia s'è desta?

giovedì 12 gennaio, 2012

MILANO, 12 GENNAIO 2012- Dopo il doppio schiaffo ricevuto oggi a causa del no al referendum da parte della Consulta e del no della Camera all'arresto di Cosentino, gl'italiani cominciano a non voler più voltare l'altra guancia. Non è molto lontana la disanima sulla difficile giornata politica fatta da Nichi Vendola, il leader di Sel, che afferma, "Monterà un'onda di rabbia e di rancore molto pericolosa". [MORE]

Continua Vendola, "Anche per questo quella sentenza ha lasciato l'amaro in bocca in una giornata in cui era deflagrata la delegittimazione morale del Parlamento, uno schifo. Il popolo oggi percepirà la distanza dai palazzi della politica in modo più significativo". Ed è proprio così. Scoppia l'indignazione trasversale (destra, sinistra, Nord, Centro, Sud) di gran parte degl'italiani, che trova sfogo nell'unico mezzo che ormai sembra rappresentarli: il web.

Quelli che, tuttavia, sembrano essere più arrabbiati di tutti sono proprio gli elettori della Lega Nord che, sulla pagina facebook "Radio Padania Libera", non si risparmiano. Uno degli slogan che più frequentemente si "poteva" leggere scorrendo la bacheca era, "Camorra ladrona, la Lega ormai perdona". Ho scritto si "poteva" perchè, gli amministratori della suddetta pagina hanno proceduto a bloccare il tutto (così da impedire la libertà di espressione) e a cancellare i tantissimi post, foto, video che gl'utenti avevano lasciato.

Stesso atteggiamento si è regitrato anche nella trasmissione 'Che aria tira', dove il popolo del Carroccio ha esternato tutto il suo dissenso con l'accusa unanime: "Avete salvato un camorrista!". Palesemente infastidito il conduttore Roberto Ortelli, che a molti ascoltatori ha risposto in modo, a dir poco, sgradevole togliendo spesso la parola. "Lei è sicuro che sia un camorrista? Ha letto le carte?" ha risposto ad alcuni ascoltatori il conduttore. "Sì le carte sono su internet e lui andava a cena con un camorrista", precisa l'ascoltatore. "Allora se io vengo a cena con lei posso dire che sono andato a cena con uno str...?", lo liquida il conduttore.

Toni duri arrivano da una telefonata da Bergamo, "Bossi non si vergogna di essere un venduto? Lui e il meticcio Renzo Bossi". Aggiunge un ascoltatore da Brescia, "Dici che non ci sono le prove contro Cosentino. Ci sarebbero se voi aveste avuto il coraggio di consegnarlo ai magistrati. Anche lui è soggetto alla legge come tutti i poveri cristi e questo è un privilegio...". "Non è un privilegio e lei è un cretino", gli risponde il conduttore. Un ascoltatore si finge napoletano, "Sono Ciro da Napoli. Volevo ringraziare per aver salvato Cosentino". Replica Roberto Ortelli, "Che ne sai tu che stai con i cefali? Cefalo!".

Ad essere attaccati oggi, oltre la Lega, i Radicali che, dopo il loro voto contrario all’arresto di Nicola Cosentino, anch'essi stanno incassando tutto il malumore degl'italiani. Sul profilo facebook di Radio Radicale e sulla pagina di Marco Pannella i “fate schifo” e “vergognatevi” ricorrono in centinaia di commenti.

Si legge sulla bacheca di Radio Radicale.it su Facebook: "le grandi lotte di 30 anni fa non vi rendono santi per tutta la vita..a che servono i referendum sull'aborto se poi vi vendete al miglior offerente??a quale pro??..valeva la pena di rovinare una vita fatta di lotte per i piu deboli???..per cosa??..per un altra stagione in parlamento??vi rendete conto che adesso verrte ricordati come gli ultimi estremi difensori di cosentino e berlusconi???...eh gia.."

Ed ancora, "Egregi, nella speranzosa attesa che il prossimo sciopero della sete finisca nel modo che mezza Italia si augura, con la presente mi pregio porgerVi le mie sentite palate di sdegno. Dopo il salvataggio di Romano, ora è il turno della camorra. Ma verrà un giorno in cui noi italiani onesti, impegnati o meno in politica, manderemo le bestie come voi dove meritano, ovvero, a seconda della sensibilità, a quel paese, in galera, nelle miniere di uranio siberiane. Con odio e calci in c.."

Questi sono solo alcuni dei tantissimi commenti che si possono leggere, molti dei quali (soprattutto quelli che erano stati lasciati nella già citata pagina "Radio Padania Libera" e poi rimossi), presentano toni davvero forti ed allarmanti.

E così, con gl'italiani sempre più indignati, si stende l'ennesimo pietoso velo su un'altra brutta pagina della politica italiana.

(Fonti: Il Fatto Quotidiano, Leggo.it, Fotogramma: lettera43.it)

Rosy Merola

 

 


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