Parola e Fede
Cosa insegna oggi la verginità di Maria
La figuara di Maria Santissima è essenziale per la nostra fede. Oggi alla domanda di Raffaele di Milano risponde don Francesco Brancaccio, docente di teologia fondamentale presso l'Istituto Teologico di Cosenza.
D. Perché la nascita verginale viene evidenziata in modo particolare? Raffaele da Milano
R. La verginità di Maria Santissima viene compresa ed evidenziata, fin dai primi padri della Chiesa, soprattutto sotto due punti di vista: è un’affermazione che riguarda l’identità di Gesù e la vocazione della Madre.
La nascita verginale di Gesù è un’opera divina, che realizza e attesta la verità dell’incarnazione del Figlio di Dio. Facendosi uomo attraverso questa modalità, Egli manifesta che la sua persona non viene da generazione umana, ma è persona divina, preesistente. Ogni persona umana che viene su questa terra, infatti, attinge tutta la sua individualità dal padre e dalla madre. Mancando l’intervento generativo di un padre terreno, è chiaro che Gesù non può ricevere la sua esistenza personale dalla natura umana; piuttosto, nel farsi uomo, egli porta con sé l’essere personale che già possiede in eterno come Figlio di Dio. Però la sua carne viene davvero dalla carne di Maria, e quindi è vera umanità, in tutto uguale alla nostra. Se non si fosse fatto carne in un grembo materno, il Figlio di Dio non avrebbe assunto proprio la nostra natura umana, quella di cui tutti facciamo parte, e non l’avrebbe potuta redimere.[MORE]
A proposito di Maria, invece, la sua verginità sottolinea la sua totale appartenenza e consacrazione a Dio nella particolare vocazione a cui ella ha detto sì. La sua persona, la sua vita, non ha altra finalità e altra pienezza che questa: essere totalmente ed esclusivamente Sposa dello Spirito Santo e Madre di Dio. E così la verginità fisica di Maria esprime una “verginità” ancora più completa: non solo nel suo corpo, ma anche nella sua anima e nel suo spirito, nei suoi pensieri e nei suoi desideri, nelle sue opere e nelle sue parole, Ella vive totalmente per dire sì al suo Signore, per compiere in tutto la sua volontà, senza alcuna minima o impercettibile intromissione di peccato o di dedizione ad altre opere, sia pur in sé buone. Ella è tutta del Signore e vive, ama, dona se stessa solo nel modo che il Signore le indica per il compimento perfetto della storia della salvezza.
E quindi, anche la verginità di Maria, non è un dogma astratto, ma è una verità di fede che riguarda direttamente tutti noi, nella nostra concretezza. Questa verità ci dice che Gesù, il Figlio di Dio, è davvero “uno di noi”, ha assunto proprio questa nostra umanità per elevarla e santificarla. Ci dice che, come Maria, anche noi abbiamo una vocazione e che la condizione per viverla santamente, per portare la nostra umanità alla sua pienezza di amore, è il dono della nostra vita alla volontà specifica che il Signore ha per noi.
Sac. Francesco Brancaccio
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