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Cosa cambia con il Decreto Attuativo sulle polizze catastrofali per le imprese?
Il 30 gennaio 2025 è stato emanato il Decreto Interministeriale n. 18, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 48 del 27 febbraio 2025, che definisce i vari aspetti legati all'obbligo per le imprese italiane di stipulare polizze assicurative contro i danni derivanti da eventi catastrofali.
Questa normativa, emanata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, mira a garantire una maggiore resilienza del tessuto imprenditoriale nazionale di fronte a calamità naturali come terremoti, alluvioni e frane, eventi che negli ultimi anni hanno causato ingenti perdite economiche per moltissime aziende italiane.
Del resto, è noto che l’Italia sia uno dei Paesi europei con il più elevato rischio di terremoti e di dissesto idrogeologico con quasi il 94% dei comuni a rischio frane, alluvioni o erosione costiera.
Quali imprese sono obbligate alla stipula della polizza?
L'obbligo riguarda tutte le imprese con sede legale o stabile organizzazione in Italia. Le aziende devono adeguarsi entro il 31 marzo 2025, stipulando una polizza che copra i danni alle immobilizzazioni materiali causati da eventi catastrofali. Relativamente alla scadenza, è prevista un’eccezione per le imprese della pesca e dell'acquacoltura per le quali l’obbligo slitta al 31 dicembre 2025.
Sono esentate dall’obbligo le imprese agricole e le imprese i cui immobili presentano abusi edilizi o difformità urbanistiche.
Le varie compagnie assicurative, come per esempio Unipol, offrono soluzioni specifiche per supportare le imprese nell'adempimento di questo nuovo obbligo normativo.
Cosa cambia per le imprese già assicurate per i danni da catastrofi?
Nel caso l’impresa abbia già in corso una polizza assicurativa per i danni da eventi catastrofali, essa dovrà essere adeguata alla nuova normativa entro 90 giorni dalla pubblicazione del Decreto Attuativo 18/25. Non c’è quindi la necessità di stipulare un nuovo contratto, ma soltanto quella di adeguare l’assicurazione esistente.
Eventi coperti e non coperti
La nuova normativa prevede che la polizza catastrofale garantisca la copertura per i danni che derivano da terremoti, alluvioni, inondazioni ed esondazioni e anche quelli causati da frane.
Non sono invece coperti i danni che derivano da conflitti armati, atti di terrorismo e sabotaggio, contaminazioni radioattive o da sostanze chimiche.
Si ricorda però che le imprese hanno la facoltà di richiedere garanzie accessorie o di stipulare altri contratti assicurativi che coprano eventi non compresi nella polizza per gli eventi catastrofali. A questo proposito può essere utile richiedere una consulenza assicurativa.
Cosa succede se non si ottempera all’obbligo?
La polizza per la copertura da danni catastrofali è un obbligo di legge. Non ottemperando a questo obbligo vi sono conseguenze piuttosto pesanti, anche se non sono previste, per adesso, sanzioni amministrative.
Innanzitutto l’azienda si espone a una possibile perdita di aiuti pubblici poiché non essendo assicurata sarà sfavorita nell’assegnazione di contributi, sovvenzioni e agevolazioni a valere su risorse pubbliche.
Si devono poi considerare le perdite relative al patrimonio aziendale; l’impresa non assicurata, infatti, sarà costretta a sostenere totalmente i costi relativi ai danni causati da eventi catastrofali che, a seconda dei casi, possono essere ingentissimi. Ovviamente, ciò può anche portare a una perdita di competitività.
Considerate le possibili conseguenze è sicuramente consigliabile che le aziende si attivino tempestivamente per rispettare le scadenze previste dal Decreto Attuativo.