Corte europea dei diritti dell'uomo: l'Italia ha confiscato illegalmente alcuni terreni
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
STRASBURGO, 28 GIUGNO - Violazione del diritto al rispetto della proprietà privata. È questo ciò che emerge dalla sentenza della Corte europea dei diritti umani di Strasburgo per quanto riguarda gli ecomostri di Punta Perotti (Bari), Golfo Aranci (Olbia), Testa di Cane e Fiumarella di Pellaro (Reggio Calabria).[MORE]
Secondo quanto afferma la sentenza, le autorità italiane hanno confiscato i terreni illegalmente dal momento che non vi era una condanna formale per i proprietari, violando così l'articolo 7 della Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo, che afferma che «Nessuno può essere condannato per una azione o una omissione che, al momento in cui è stata commessa, non costituiva reato».
Il caso di Punta Perotti, in particolare, fa parlare di sé da molto tempo: la magistratura confiscò il complesso immobiliare edificato sul lungomare di Bari, nel 1985 con regolare permesso, temendo rischi per l'ambiente. I proprietari e i costruttori si sono sempre difesi dalle accuse, facendo già ricorso in passato alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo che nel 2009 aveva affermato quanto ribadito oggi, ovvero che la confisca è avvenuta in violazione del diritto della protezione della proprietà privata e della Convenzione dei diritti dell'uomo
Fonte immagine: www.abcdeuropa.com
Ilaria Bertocchini