Cronaca
Procuratore del Lazio della Corte dei Conti: "Il finanziamento dei partiti è incostituzionale"
ROMA, 29 NOVEMBRE 2013 - Raffaele De Dominicis, procuratore del Lazio della Corte dei Conti, ha sollevato durante la consulta provinciale la questione della leggittimità delle leggi che hanno ripristinato il finanziamento ai partiti dal 1997.
La reintroduzione dei finanziamenti, per De Dominicis, andrebbe contro alla volontà espressa dai cittadini italiani con il referendum svoltosi nell'Aprile del 1993.
Secondo la Corte dei Conti "tutte le disposizioni impugnate, a partire dal 1997 e, via via riprodotte nel 1999, nel 2002, nel 2006 e per ultimo nel 2012, hanno ripristinato i privilegi abrogati col referendum del 1993, facendo ricorso ad artifici semantici, come il rimborso al posto del contributo; gli sgravi fiscali al posto di autentici donativi; così alimentando la sfiducia del cittadino e l'ondata disgregante dell'antipolitica". [MORE]
Il pg De Dominicis ha inoltre fermamente sostenuto che la normativa attualmente in vigore per garantire i finanziamenti ai partiti costituisce una "violazione del principio di parità e di eguaglianza tra i partiti e dei cittadini che, per mezzo dei partiti stessi, intendono partecipare alla vita democratica della Nazione. Infatti, i rimborsi deducibili dal meccanismo elettorale risultano estesi, dopo il 2006, a tutti e cinque gli anni del mandato parlamentare, in violazione del carattere giuridico delle erogazioni pubbliche, siccome i trasferimenti erariali, a partire dal secondo anno, non solo si palesano come vera e propria spesa indebita, ma assunti in violazione del referendum dell'aprile 1993"
(fonte www.tgcom24.mediaset.it)
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Elisa Lepone