Salute

Corte Costituzionale: "Sì a fecondazione eterologa". Lorenzin: "Intervenga il Parlamento"

ROMA, 9 APRILE 2014 - La Corte Costituzionale ha dichiarato “illegittimo il divieto alla fecondazione eterologa”, bocciando, in questo modo, i punti della legge 40 del 2004, che vietavano, fino a questo momento, di effettuare l'eterologa in Italia. La pratica prevede l'utilizzo di gameti di un donatore esterno alla coppia. 

Un testo, quello della legge 40, che ha visto pronunciarsi Tribunali, amministrativi e civili, e Corte Costituzionale, già ben trenta volte, su un tema che non manca di sollevare polemiche. Nello specifico oggi la Corte Costituzionale ha dichiarato l'incostituzionalità degli articoli 4 comma 3, 9 commi 1 e 3 e 12 comma 1 della legge, quelli, cioè, relativi al divieto di fecondazione eterologa medicalmente assistita. [MORE] 

"Una legge svuotata. Richiede un intervento parlamentare", questo il parere del ministro della Salute Beatrice Lorenzin, in merito proprio alla decisione di oggi della Corte. Il ministro, a margine degli "Stati Generali della Salute", in corso al momento a Roma, ha poi continuato dicendo che 

“è giusto che il Parlamento faccia la sua parte e dia delle scelte di fondo su questi temi”. "Non si può pensare di regolare con un atto di tipo amministrativo", serve "una condivisione più ampia, di tipo parlamentare. Aspettiamo di poter leggere le motivazioni della sentenza”.

"Al più presto" - ha continuato il ministro - sarà comunicata “la road map per l’attuazione della sentenza“. La fecondazione assistita “è un evento complesso che difficilmente potrà essere attuato solo mediante decreti”. “Ci sono alcuni aspetti estremamente delicati - ha dichiarato Beatrice Lorenzin - che non coinvolgono solamente la procedura medica, ma anche problematiche più ampie, come ad esempio l’anonimato o meno di chi cede i propri gameti alla coppia e il diritto di chi nasce da queste procedure a conoscere le proprie origini e la rete parentale come fratelli e sorelle”.

Pesante anche il commento di Famiglia Cristiana, che sul proprio sito parla di "Fecondazione selvaggia per tutti", e di "sentenza choc". 

(Foto dal sito italia.panorama.it)

Katia Portovenero