Politica
Corsa al Quirinale: ecco chi sono i papabili
ROMA, 29 GENNAIO 2015 - Appuntamento fissato per le 15 di oggi pomeriggio quando nell’Aula di Montecitorio il Parlamento si riunirà in seduta comune per eleggere il nuovo presidente della Repubblica, dopo le dimissioni dello scorso 14 gennaio di Giorgio Napolitano.
In questi ultimi giorni sono stati tanti i nomi dei “papabili” futuri inquilini al Colle. Tra i più e i meno in auge, tra i più o i meno graditi alle varie forze politiche, tra outsider ed "arbitri", ecco i profili e le aree di appartenenza dei possibili candidati al Quirinale.
I "papabili di sinistra":
Pier Luigi Bersani
Nato a Bettola il 29 settembre 1951. Si laurea con lode in Filosofia all'Università di Bologna nel 1974, con una tesi sulla Storia del Cristianesimo incentrata sulla figura di Papa Gregorio Magno. Nel 1980 sposa la concittadina Daniela Ferrari, da cui ha due figlie (Elisa e Margherita).
Dal 1985 al 1990 è consigliere comunale a Bettola, tra le file del Partito Comunista Italiano; in seguito diventa consigliere dell'Emilia Romagna nella circoscrizione di Piacenza. Nel 1993 viene eletto presidente della regione con il 54% dei voti; tre anni dopo ricopre l'incarico di Ministro dell'Industria, del Commercio, dell'Artigianato e del Turismo nel governo Prodi I e D'Alema I, mentre riveste la carica di Ministro dei Trasporti e della Navigazione nel governo D'Alema II e Amato II.
Per due anni, dal 2004 al 2006, è europarlamentare. Dal 2006 al 2008 è invece Ministro dello Sviluppo Economico nel governo Prodi II. Nel 2009 si candida alla segreteria del Partito Democratico, vincendo le primarie. Si presenta successivamente come candidato a Primo Ministro nelle elezioni politiche del 2013: la vittoria del centro-sinistra è di stretta misura, che non ha poi garantito la maggioranza in Senato. Si dimette da segretario di partito a seguito della mancata elezione di Marino alla Presidenza della Repubblica.
Massimo D’Alema
Nato a Roma il 20 aprile 1949. Consegue la maturità classica e studia Filosofia all’Università Normale di Pisa. Sposato con Linda Giuva, due figli (Giulia e Francesco). È giornalista professionista, ha collaborato a "Città futura", "Rinascita" e "l'Unità" che ha diretto dal 1988 al 1990. Si occupa di politica nel 1963, iscrivendosi alla Federazione giovanile comunista italiana (Fgci), di cui diviene Segretario Nazionale (1975 - 1980).
Entra nel Partito comunista italiano (Pci) nel 1968, fa parte del Comitato centrale al XV congresso (1979), al successivo (1983) è nella Direzione, tre anni dopo in Segreteria. Nel 1989, con Achille Occhetto, trasforma il Pci in Partito democratico della sinistra (Pds) divenendone Coordinatore politico nel 1990 e Segretario nazionale (1994). Nel 1987, entra in Parlamento, eletto nella circoscrizione di Lecce-Brindisi-Taranto di cui diviene capolista (1992). Nel 1997 è eletto Presidente della Commissione parlamentare per le riforme istituzionali che, il novembre dello stesso anno, trasmette alle Camere un progetto di legge di revisione della seconda parte della Costituzione. Dal 21 ottobre 1998 all'aprile 2000 è Presidente del Consiglio dei Ministri. Attualmente detiene la carica di Presidente della Fondazione di cultura politica Italianieuropei.
Eletto nel 2004 al Parlamento Europeo, ricopre l’incarico di Presidente della Delegazione Permanente per le relazioni tra l’Unione Europea e il Mercosur. Nominato Ministro degli Esteri e vicepresidente del consiglio, nel Governo Prodi (2006). Nel 2008 si conferma Deputato della XVI Legislatura nella Circoscrizione XXI Puglia per il Partito Democratico. Da gennaio 2010 a marzo 2013 è stato Presidente del Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica (COPASIR).
Graziano Delrio
Nato a Reggio Emilia nel 1960, studia e si laurea in Medicina e Chirurgia con una specializzazione in endocrinologia, affinando il suo percorso di formazione tra la Gran Bretagna e Israele.
Attualmente è il Sottosegretario della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal 22 febbraio 2014. Nel Partito Popolare Italiano è stato Consigliere Regionale dell'Emilia Romagna nel 2000, mentre, è stato eletto per ben due volte, Sindaco nel comune di Reggio Emilia. La prima volta nel 2004 e riconfermato, poi, nel 2009. Nel 2011, ha invece sostituito Sergio Chiamparino, nella nomina di Presidente dell'Anci. Sempre nell'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, Delrio, aveva ricoperto il ruolo di Vicepresidente, per quattro anni, dal 2005 al 2009.
Piero Fassino
Nato ad Avignana il 7 ottobre 1949. Nipote di Cesare Grisa, uno dei fondatori del Partito Socialista Italiano; ha conseguito la laurea in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Torino nel 1998. Sposato in seconde nozze dal 1993 con Anna Maria Serafini, deputata del suo stesso partito dal 1987 al 2001, e senatrice dal 2006.
Eletto consigliere comunale nella città di Torino (1975), poi regionale (dal 1985 al 1990), per poi essere eletto nella direzione nazionale del PCI. Nel 1994 entra a far parte della Camera dei Deputati. È due volte ministro di governo: prima sottosegretario agli esteri nel governo Prodi I, poi ministro del commercio estero nel primo e secondo governo D'Alema e ministro di grazia e giustizia nel governo Amato II.
Dal 2001 al 200 guida il gruppo dei Democratici di Sinistra; il 6 novembre 2007 viene nominato Inviato dell'Unione Europea in Birmania, mentre dal 2011 è sindaco di Torino.
Anna Finocchiaro
Nata a Modica, il 31 marzo 1955, si laurea in Giurisprudenza e nel 1981 diventa funzionario della Banca d'Italia nella filiale di Savona. Diventa poi sostituto procuratore nel tribunale di Catania fino al 1987. Dal 1988 al 1995 è consigliere comunale a Catania, prima con il PCI e poi con il Partito Democratico.
È Ministro delle Pari Opportunità nel governo Prodi I; nel 2001 conferma il suo seggio alla Camera dei Deputati, candidandosi con i Democratici di Sinistra e ricoprendo il ruolo di Presidente della Commissione Giustizia della Camera. Nel 2006 sbarca invece al Senato con l'Ulivo, ottenendo un nuovo mandato parlamentare. Dal 2008 al 2013 è capogruppo al Senato del Partito Democratico.
Attualmente è presidente della Prima Commissione Permanente (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione).
Pietro Grasso
Nato a Licata il 1 gennaio 1945. Laurea in Giurisprudenza all’Università di Palermo nel 1966. Sposato con Maria, un figlio (Maurilio). Diviene magistrato nel 1969 e dopo il suo primo incarico come Pretore presso la Pretura mandamentale di Barrafranca (EN), nel 1972 viene trasferito alla Procura della Repubblica di Palermo dove per 12 anni svolge le funzioni di Sostituto Procuratore.
Durante questo periodo prende parte ad importanti indagini e processi. Nel 1980, infatti, si occupa dell’inchiesta sull’omicidio di Piersanti Mattarella, nel 1985 è giudice “a latere” nel Maxiprocesso a Cosa Nostra. Nel maggio del 1999 viene nominato Procuratore Nazionale Antimafia Aggiunto, per poi lasciare tale carica nell’agosto dello stesso anno quando diviene Procuratore capo della Repubblica di Palermo. Il 25 ottobre del 2005 è nominato capo della Procura Nazionale Antimafia e nel 2010 viene riconfermato. L’8 gennaio del 2013 si dimette dall’ordine giudiziario per candidarsi alla elezioni politiche come capolista nel Lazio.
Divenuto senatore viene eletto Presidente del Senato il 16 marzo 2013 con 137 voti. Dopo le dimissioni del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, essendo seconda carica dello Stato assume il tuo di presidente supplente.
Roberta Pinotti
Nata a Genova il 20 maggio 1962, è sposata con Gianni Orengo e madre di due figlie (Elena e Marta). Laureata in Lettere Moderne all’Università di Genova, insegnante negli istituti superiori è anche scout. La sua storia politica inizia negli Novanta quando entra a far parte del Pci percorrendo l’intera trafila (Pds-Ds) fino ad arrivare al Pd.
Il suo primo incarico elettivo è come consigliere nella circoscrizione genovese di Sampierdarena. Poi dal 1993 al 1997 ricopre l’incarico di assessore provinciale alla Scuola e alle Politiche Giovanili e Sociali della Provincia di Genova. È anche assessore alle Istituzioni scolastiche del Comune di Genova dal 1997 al 1999. Entra in Parlamento nel maggio del 2001, quando viene eletta alla Camera dei Deputati. Nell’aprile del 2006 viene rieletta nelle liste dell’Ulivo e diviene Presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati. È la prima donna italiana a ricoprire tale ruolo.
Dopo le elezioni politiche del 2008, nel 2010 viene eletta vicepresidente della Commissione Difesa del Senato. Nel maggio del 2013 l’allora premier Enrico Letta la nomina sottosegretario alla Difesa dove si guadagna la stima dei vertici militari e per questo con il governo Renzi viene promossa come titolare del Dicastero.
Romano Prodi
Nasce a Scandiano (Reggio Emilia) nel 1939. Sposato con Flavia Franzoni ha due figli (Giorgio e Antonio). Consegue la maturità classica e si laurea cum laude, all’Università Cattolica di Milano, in Giurisprudenza (1961). Specializzatosi alla London School of Economics, è stato visiting professor presso la Harvard University e lo Stanford Research Institute. Alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna ha seguito il proprio percorso accademico divenendo professore ordinario (1971-1999) di Economia e Politica industriale e svolge intense attività di ricerca nell’ambito politico economico.
Dal 1974 al 1978 presiede la Società Editrice Il Mulino. Nel 1981 fonda Nomisma, una delle principali società italiane di studi economici, presiedendone, fino al 1995, il Comitato scientifico. Ha redatto editoriali per numerosi quotidiani italiani, e diretto l’Industria (Rivista di economia e politica industriale). Nel 1992 ha condotto su Rai Uno il programma “Il tempo delle scelte” (lezioni di economia). Dal novembre 1978 al marzo 1979, è stato Ministro dell’Industria; dal novembre 1982 all’ottobre 1989, presidente dell’Istituto per la Ricostruzione Industriale (IRI). Nel 1993, è artefice del processo di privatizzazione di imprese quali il Credito Italiano e la Banca Commerciale Italiana. Nel 1995 fonda la coalizione dell’ “Ulivo”, e nel 1996, il Presidente della Repubblica affida a Prodi l’incarico di formare il nuovo Governo, rimane in carica sino all’ottobre 1998, risanando i conti pubblici. Fautore del progetto comunitario, nel 1999, il Consiglio Europeo lo designa Presidente della Commissione europea di Bruxelles, confermandolo nel 1999. Vince nel 2005 le primarie del centrosinistra, ed è capolista dell’Ulivo alle elezioni politiche nel 2006.
Chiamato dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, guida l’esecutivo dal 17 maggio 2006 all’8 maggio 2008, ricoprendo per alcuni mesi anche la carica di Ministro della Giustizia ad interim. Dal 23 maggio 2007 presiede il Comitato nazionale per il Partito Democratico, e diviene Presidente dell’Assemblea Costituente Nazionale (2007- 2008). Dal 2008 presiede il Gruppo di lavoro ONU-Unione Africana sulle missioni di peace-keeping. Dal febbraio 2009 è “Professor at-large” alla Brown University (USA). Dal 2010 è stato nominato Professore alla CEIBS (China Europe International Business School) di Shanghai. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti per la carriera istituzionale e oltre 38 , accademici, Honoris Causa.
Walter Veltroni
Nato a Roma il 3 luglio 1955, ha conseguito il diploma di istruzione secondaria superiore rilasciato dall'Istituto di Stato per la Cinematografia e la Televisione nel 1973.n Per lungo tempo svolge l'attività di giornalista, ma negli stessi anni comincia la sua militanza nella politica, a Roma nelle liste del PCI. Nel 1992 viene nominato direttore de L'Unità, e nel 1995 consegue l'esame come giornalista professionista.
Nel 2001 concorre alla carica di sindaco di Roma, eletto con il 53% dei consensi, contro l'avversario politico Tajani; nel 2006 viene riconfermato sindaco con il 61,45%, battendo Alemanno. Dal 2007 è entrato a far parte del Comitato Nazionale per il Partito Democratico; lascia l'incarico di segretario del partito nel 2009, dimettendosi a seguito della sconfitta elettorale in Sardegna. Di seguito ha varato il governo ombra del PD.
Attualmente è commentatore cinematografico sulla rete Mediaset Iris. È autore di numerosi libri e un appassionato di pallacanestro; nel 2014 ha debuttato come regista, con il film “Quando c'era Berlinguer”.
I "papabili moderati ed i moderati che guardano a sinistra":
Giuliano Amato
Nato il 13 maggio 1938 a Torino. Si laurea in Giurisprudenza nel 1960 presso il Collegio Medico-Giuridico di Pisa (oggi Scuola Superiore Sant'Anna). Sposato con Diana, ha due figli (Elisa e Lorenzo). Iscritto nel Partito Socialista Italiano nel 1958, nel 1963 consegue il Master in Diritto Costituzionale Comparato presso la Columbia University di New York, e l'anno successivo, a Roma, la docenza in Diritto Costituzionale. Ottenuta la cattedra universitaria nel 1970 insegna in numerosi atenei, nel 1975 diviene professore ordinario di Diritto Costituzionale Comparato presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università "La Sapienza" di Roma dove rimane fino al 1997. Capo dell'Ufficio legislativo del ministero del Bilancio negli anni 1967-1968 e 1973-1974, e membro della commissione governativa per il trasferimento delle funzioni amministrative alle regioni (1976). Presiede l'Ires (centro studi della Cgil) dal 1979 al 1981.
Dal 1989 al 1992 è vicesegretario del Psi finchè il presidente della Repubblica, Scalfaro, gli affida il compito di formare un governo capace di contrastare la crisi derivata dal crollo della lira. Varerà una finanziaria definita "lacrime e sangue" (da 93 mila miliardi). È stato artefice della sospensione della scala mobile e della riforma del pubblico impiego, equiparante i lavoratori pubblici ai privati. Definito “Dottor Sottile”sarà eletto nel 1983 membro del Parlamento, fino al 1993. Da oppositore di Craxi all'interno del Psi, ne diventa il sottosegretario alla presidenza del Consiglio durante il suo governo (1983-1987). Amato è anche vicepresidente del Consiglio e ministro del Tesoro nel governo Goria (1987-1988) e nel governo De Mita (1988-1989).
Dal 1994 al 1997 diviene presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato (Antitrust). Nominato ministro per le Riforme istituzionali (1998-2000) e, successivamente, ministro del Tesoro, dopo le dimissioni di D'Alema, il 25 aprile 2000 viene chiamato a ricoprire la carica di presidente del Consiglio dei Ministri. Diviene nel 2002 vicepresidente della Convenzione UE che avrà il compito di scrivere la Costituzione europea. Ministro degli Interni nel governo di Romano Prodi (2006). Nel 2007 segue il Partito Democratico di Walter Veltroni che nel 2008 però perderà le elezioni politiche.
Pier Ferdinando Casini
Nato a Bologna il 3 dicembre 1955. Si laurea in giurisprudenza nel 1978 e subito avvia una folgorante carriera politica all’interno della Democrazia Cristiana. Nel 1980 diventa consigliere comunale a Bologna, mentre nel 1983 è eletto per la prima volta alla Camera dei Deputati.
Nel 1994 viene eletto al Parlamento europeo, dove è riconfermato anche nel 1999, iscrivendosi al gruppo del Partito popolare europeo. Resta in carica fino al 2001. Il 31 maggio del 2001 è eletto Presidente della Camera dei Deputati. Sempre attivo all’interno del panorama politico italiano, la sua carriera si contraddistingue nell’aggregare le diverse aree del cattolicesimo moderato. A partire dalla Democrazia Cristiana fino all’UdC.
Sergio Mattarella
Classe 1941 nasce a Palermo il 23 luglio. La sua militanza politica ha radici profonde e ben salde sotto lo scudo crociato della Democrazia Cristiana. Il padre Bernardo fu dirigente della Dc, nonché membro della Costituente e più volte ministro della Repubblica. Il fratello Piersanti, invece, appartenente anche lui alla Dc, fu presidente della Regione Sicilia, ma venne assassinato dalla mafia nel gennaio del 1980. Da giovane Sergio Mattarella milita tra le file della Fuci (Federazione Universitaria Cattolica Italiana).
Docente di Diritto parlamentare presso l’Università di Palermo, diviene deputato nel 1983 e nel 1987 ministro dei Rapporti con il Parlamento prima con il governo De Mita e poi con quello targato Goria. Passa indenne dalla prima alla seconda Repubblica. Ministro della Pubblica Istruzione nel sesto governo Andreotti, si dimette da tale carica nel 1990 in segno di protesta contro l’approvazione della legge Mammì, che regolamentava il mercato radiotelevisivo. Nel 1992 fino al 1994 assume la direzione del quotidiano “Il Popolo”.
Nel 1993 è il padre della riforma della legge elettorale in senso maggioritario che viene approvata nell’agosto dello stesso anno e che in suo onore venne ribattezzata “Mattarellum”. Nel 1998 all’interno del primo governo D’Alema diventa vicepresidente del Consiglio dei Ministri. Nei successivi governi targati D’Alema e Amato è ministro della Difesa. Il 5 ottobre del 2011 viene eletto dal Parlamento giudice della Corte Costituzionale. Pochi giorno dopo, esattamente il 24 ottobre, viene nominato Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana su iniziativa del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Gli "outsider" ed i "tecnici":
Sabino Cassese
Nasce ad Atripalda (Avellino) il 20 ottobre 1935. Figlio dello storico Leopoldo Cassese e fratello di Antonio, esperto di diritto internazionale, è un noto giurista. Sposato, ha un figlio (Matteo). Laureatosi a pieni voti al Collegio Medico-Giuridico della Scuola Superiore Sant’Anna, Pisa (1956). Dal 1958 al 1962 ha lavorato all’Eni con Enrico Mattei.
Ha svolto numerosi incarichi in ambito accademico, professore ordinario di Diritto amministrativo nella facoltà di Giurisprudenza dell’Università La Sapienza di Roma (1983-2005); preside dell’Università di Ancona; docente alla Scuola superiore di pubblica amministrazione; ha diretto l’Istituto di diritto pubblico; dal 2000 al 2004 è stato presidente dell’Associazione italiana dei professori di diritto amministrativo. Ha scritto editoriali per il Corriere della Sera e Repubblica. È stato Presidente della Commissione di Indagine sul patrimonio immobiliare pubblico (1985-1987) e ministro della Funzione pubblica nel governo Ciampi (1993-1994). Nominato Cavaliere di Gran Croce, è stato membro (e preside) di numerose commissioni ministeriali di studio e indagine e diretto progetti di ricerca e analisi del Consiglio nazionale delle ricerche. Collaboratore dell’Ocse per la riforma delle amministrazioni pubbliche dei Paesi dell’Europa centrale e orientale, è stato presidente dell’European group of public administration (1987-1991). Visiting scholar alla Stanford Law School, all’Università di Berkeley e al Nuffield College di Oxford, fellow del Wilson Center di Washington e Professeur Associé alle università di Nantes e di Parigi. Nel 2004 professore alla New York University.
Ha scritto numerosi saggi e ricevuto cinque lauree honoris causa. Nel 2011 boccia la “legge Vietti” sul legittimo impedimento e nel 2013 ha svolto la carica di giudice relatore durante il giudizio sul conflitto d’attribuzione tra poteri dello stato sollevato da Berlusconi contro il tribunale di Milano. Dal novembre 2005 è giudice emerito della Corte costituzionale su nomina dell’ex presidente della Repubblica Ciampi. Professore emerito alla Scuola Normale Superiore di Pisa, insegna Global governance al Master of Public Affairs dell’Institut d’Etudes Politiques di Parigi.
Mario Draghi
Nasce a Roma il 3 settembre del 1947. Sposato con Maria Serenella Cappello, ha due figli (Federica e Giacomo). Consegue la laurea, cum laude, in Economia presso l'Università La Sapienza di Roma (1970). Approfondisce i suoi studi presso il MIT (Massachusetts Institute of Technology) ottenendo il PhD (1976). Dal 1975 al 1978 insegna in qualità di professore incaricato in numerose università e presso la Facoltà di Scienze Politiche "Cesare Alfieri" dell'Università di Firenze, dove, dal 1981 al 1991, è professore ordinario di Economia e politica monetaria.
Nel 1983 diventa consigliere di Giovanni Goria (ministro del Tesoro nel Governo Craxi I.), tra il 1984 e il 1990 è presidente del Comitato economico e finanziario dell’Unione europea. Dal 1985 al 1990, è direttore esecutivo della Banca Mondiale. Dal 1991 al 2001 detiene la carica di Direttore generale del Tesoro. Ricopre diversi incarichi al Ministero del Tesoro italiano, dove cura il passaggio privatizzante delle più importanti aziende statali italiane e dal 1993 al 2001 è Presidente del Comitato Privatizzazioni. È membro dei consigli d'amministrazione di diverse banche ed aziende tra cui ENI, IRI, Banca Nazionale del Lavoro e IMI. Nel 1998 firma il testo unico sulla finanza o "Legge Draghi" (D.L. 24 febbraio 1998 n. 58) introducente la normativa OPA (Offerta Pubblica di Acquisto) e la scalata delle società quotate in borsa.
Dal 2002 al 2005 è vicepresidente per l'Europa di Goldman Sachs (quarta banca d'affari al mondo) e sempre nel 2005 diviene Governatore della Banca d'Italia (mandato a termine di sei anni, rinnovabile una sola volta). Dal 2006 al 2011 è stato presidente del Financial Stability Forum. Ha tre lauree honoris causa e due onorificenze al merito. Nel 2012, l'Eurogruppo lo elegge alla presidenza della BCE (Banca centrale europea) e il Financial Times e The Times lo eleggono uomo dell’anno. Il 22 gennaio 2015, Draghi, lancia il Quantitative easing mediante il quale la BCE acquista titoli di stato dei paesi dell’eurozona.
Pier Carlo Padoan
Nato il 19 gennaio del 1950 è l'attuale Ministro dell'Economia e delle Finanze del Governo Renzi, dal 21 febbraio 2014.
Laureato in Economia, presso l'Università degli Studi "La Sapienza" di Roma, autore anche di molteplici pubblicazioni scientifiche, ha ricoperto il ruolo di insegnante universitario presso la Sapienza, l'Università di Urbino, all'estero, invece, presso le sedi universitarie di Tokyo, Varsavia e Bruxelles. È stato Consulente per la Banca Mondiale, per la Commissione Europea e la BCE, mentre dal 1998 al 2001, è stato Consigliere Economico, occupandosi di politica economica internazionale, per i Presidenti del Consiglio D'Alema e Amato.
Al Fondo Monetario Internazionale, Padoan, dal 2001 al 2005, ha ricoperto il ruolo di Direttore Esecutivo e ne ha presieduto diversi comitati. Nel giugno del 2007, è stato nominato Vice Segretario Generale dell'Ocse, ma nel 2009 è divenuto Capo Economista, continuando, comunque, a ricoprire la carica di Vice Segretario.
Paola Severino
Classe 1948, è nata a Napoli e ha conseguito la laurea in giurisprudenza nel 1971 preso l'Università degli Studi La Sapienza, a Roma, con la seguente votazione: 110/110 con lode. Subito dopo essersi laureata, prosegue gli studi nella Scuola di Specializzazione in Criminologia e Diritto Penale.
Ha iniziato la sua carriera, prima soltanto accademica, come ricercatrice in Diritto Penale nel 1975, presso l'Università "La Sapienza", per poi, nel 1975 superare l'esame ed entrare nell'albo degli avvocati. Nel 1987 termina il suo ruolo di assistente ordinario e diviene professore associato di Diritto Penale Commerciale, presso l'Università degli Studi di Perugia e nel 1995 diventa professore Ordinario, sempre nella medesima università. Dal 1998, invece, risulta essere titolare, sempre nella cattedra di Diritto Penale, nell'Università L. U. I. S. S. di Roma, in cui a tutt'oggi, è Direttore del Master in Diritto Penale d'Impresa. È stata Vicepresidente del Consiglio della Magistratura Militare nel periodo compreso tra il 1997 e il 2001.
Dal 16 novembre 2011 al 28 aprile 2013, è stata Ministro della Giustizia, nel Governo tecnico Monti, mentre, dallo scorso giugno 2014 è Presidente della Commissione “Osservatorio per il monitoraggio degli effetti sullʼeconomia delle riforme della giustizia e per la valutazione dellʼefficacia delle riforme necessarie alla crescita del Paese”, presso il Ministero della Giustizia, con l'attuale Governo Renzi.
Ignazio Visco
Nato a Napoli il 21 novembre 1949, è un economista italiano. Si laurea nel 1971 in Economia e Commercio alla Sapienza di Roma. l’anno successivo è assunto in Banca d’Italia che lo manda alla University of Pennsylvania (Philadelphia, USA) dove consegue il Master of Arts (1974) e Ph.D. (1981) in Economics. Membro della Società Italiana degli Economisti, della Società Italiana di Statistica e della American Economic Association.
Ha ricevuto il Leontief Award for Best Dissertation in Quantitative Economics (Eastern Economic Association, 1982), il Premio "Best in Class", Università degli Studi di Roma "La Sapienza" (2006). Il 20 ottobre 2011 è stato designato dal governo Berlusconi per ricoprire la carica di Governatore della Banca d'Italia, al posto dell'uscente Mario Draghi. In quanto Governatore della Banca d'Italia, è anche Membro del Consiglio direttivo e del Consiglio generale della Banca centrale europea (BCE), del Consiglio generale del Comitato europeo per il rischio sistemico (CERS), del Consiglio di amministrazione della Banca dei regolamenti internazionali (BRI), del Comitato direttivo del Financial Stability Board (FSB), dei Consigli dei governatori della Banca Mondiale, della Banca asiatica di sviluppo (ADB), del Fondo monetario internazionale (FMI) e della Banca interamericana di Sviluppo (IADB); partecipa alle riunioni finanziarie del G7, del G10 e del G20.
I "papabili di destra":
Gianni Letta
Politico italiano e giornalista professionista, è nato ad Avezzano, in provincia dell'Aquila, nel 1935. Terminati gli studi giuridici, si laurea in Giurisprudenza ed inizia il suo percorso da legale presso lo studio di famiglia, che poi abbandonerà, per dedicarsi alla professione di giornalista. Dal 1973 al 1987, occuperà il ruolo di direttore nella testata "Il Tempo".
Con la vittoria, nel 1994, alle elezioni, Silvio Berlusconi lo contatterà e gli offrirà la carica di Sottosegretario della Presidenza del Consiglio dei Ministri nei suoi tre Governi, pertanto, fino al 2006.
Nello stesso anno, sempre Berlusconi, propose di eleggere Letta, quale successore dell'uscente Presidente della Repubblica Ciampi. Verrà poi eletto, invece, Giorgio Napolitano. Due anni dopo, Gianni Letta verrà nuovamente nominato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, come sottosegretario, durante il quarto governo Berlusconi.
Antonio Martino
Messinese, classe 1942, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Messina, nel 1964. Figlio del politico Gaetano Martino, ha insegnato al Corso in Storia e Politica Monetaria della Facoltà di Scienze Politiche "La Sapienza", per poi nel biennio dal 1992 al 1994, ricoprire il ruolo di docente, dell'insegnamento di Economia alla L. U. I. S. S.[MORE]
Viene definito il numero 2 di Forza Italia, poiché dopo Silvio Berlusconi è stato il secondo tesserato, quando fu costituito il Partito, nel 1993. L'anno successivo, nel 1994, è stato eletto alla Camera dei Deputati, ricoprendo la carica di Ministro degli Esteri, nel primo Governo Berlusconi, fino a gennaio 1995. Nella primavera del 1996, quando ci furono le elezioni anticipate, fu di nuovo eletto Deputato e nel 2001 è stato nominato Ministro della Difesa, con il secondo Governo Berlusconi e anche nel terzo. Nel 2013 è stato uno dei maggiori esponenti per la rinascita di Forza Italia promossa da Berlusconi ed è il rappresentate di spicco dellʼarea liberale e liberista.
(Immagine da termometropolitico.it)
Dino Bonaiuto, Luigi Cacciatori, Giovanni Elia, Ilary Tiralongo