Politica
Corsa al Colle, per Renzi giornata fitta di incontri: prima vede Bersani poi Berlusconi
ROMA, 28 GENNAIO 2015 - Per la corsa al Colle quella di oggi è stata una giornata importante quanto delicata. Tantissimi gli incontri effettuati dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, con i vari leader politici.
Di buon mattino il premier si è confrontato prima con Angelino Alfano, poi verso mezzogiorno con il suo ex segretario Pier Luigi Bersani, ed infine, dulcis in fundo, verso ora di pranzo con il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, accompagnato dai fidi Gianni Letta e Denis Verdini.
L'impressione è che i nomi sul tavolo ci siano, l’accordo non ancora. Una situazione che si evince chiaramente da quanto Berlusconi avrebbe riferito ai grandi elettori di Fi: «Non abbiamo ancora individuato un candidato. Saremo in consultazione permanente per arrivare a un nome per il capo dello Stato che possa darci garanzie. Nei prossimi giorni – ha continuato il Cavaliere – avremo altri incontri con Renzi per arrivare a una scelta condivisa. Il nome maturerà piano piano, a nessuno conviene far saltare l’accordo».
Come detto prima di incontrarsi con Berlusconi, Matteo Renzi ha incontrato il suo predecessore alla segreteria Pd, Pier Luigi Bersani. Un incontro durato meno di un’ora durante il quale è probabile che i due, dopo le fibrillazioni ed i malumori delle ultime settimane in seno ai democratici, abbiano cercato di capire quali siano i margini per una candidatura al Quirinale univoca e condivisa. In tal senso potrebbero essere interpretate le dichiarazioni di Bersani, il quale lasciando la presidenza del Consiglio ha affermato: «Abbiamo cominciato a ragionare, abbiamo ragionato bene. La strada è ancora lunga, ci sono ancora alcuni giorni».
Da parte sua, invece, il premier Renzi, parlando all’assemblea dei senatori Pd ha voluto ricordare quale debba essere il profilo del prossimo Capo dello Stato, ovvero «un garante della Costituzione, con qualità politico-economiche-parlamentari internazionali». Lo stesso Renzi ha poi aggiunto: «Il nome del candidato al Colle ancora non c’è, ma il metodo non è “the winner is”, piuttosto quello dell’ascolto, massimo coinvolgimento e massima collaborazione».
Ma se dunque non è ancora chiaro su chi possano convergere i voti delle varie forze politiche, Renzi, rivolgendosi sempre ai senatori dem, ha ancora una volta ribadito quanto importante sia per il Partito Democratico l’elezione di questo presidente della Repubblica. «Dobbiamo chiudere la partita entro la fine della settimana, questo significa contemplare anche la giornata di domenica, ma spero che non ce ne sia bisogno. Non possiamo andare oltre il weekend - ha poi sottolineato il premier-segretario - perché significherebbe dare l'idea di un Paese che non sa uscire dalla palude. In questa partita si gioca la leadership del Pd a viso aperto e vento in faccia».[MORE]
Intanto, mentre il M5S ha presentato una lista di 10 candidati, Lega Nord e Fratelli d'Italia fanno le proprie mosse. Questa mattina, infatti, durante una conferenza stampa comune a Montecitorio, i due leader di partito, rispettivamente Matteo Salvini e Giorgia Meloni hanno presentato la candidatura di Vittorio Feltri.
(Immagine da linkiesta.it)
Giovanni Maria Elia