Cronaca
Coronavirus: Science, nella fase 2 si procederà per tentativi
Coronavirus: Science, nella fase 2 si procederà per tentativi. Ricercatori, non c'è ancora consenso scientifico su come riaprire
ROMA, 15 APR - Isolamento dei malati e tracciamento dei loro contatti, restrizioni ai confini e distanziamento sociale saranno i tre punti fermi per gestire la riapertura dopo il lockdown. Ma su come attuarli praticamente c'è ancora molta incertezza ed è probabile, secondo la comunità scientifica, che si procederà per tentativi ed errori, come segnala un articolo sul sito della rivista Science.
"Come rilassare il lockdown è qualcosa su cui non c'è consenso a livello scientifico", rileva Caroline Buckee, epidemiologa dell'Harvard T.H. Chan School of Public Health (HSPH). Una volta che la pandemia sarà 'domata', i Paesi dovranno allentare le restrizioni, cercando di mantenere sul valore 1 il tasso di contagio indicato con la lettera R, che corrisponde alle persone che possono essere contagiate da chi ha l'infezione.
Singapore, Hong Kong e Corea del Sud hanno identificato e isolato i casi all'inizio, tracciato e messo in quarantena i loro contatti, ma i ricercatori rilevano che si tratta di una strategia basata su test di massa, che altrove potrebbe essere ostacolata dalla scarsità di reagenti. Inoltre tracciare i contatti non è facile.
Il Massachusetts sta assumendo 500 persone con questo incarico, ma secondo Caitlin Rivers, del Johns Hopkins Center for Health Security, ne serviranno 100.000 in tutti gli Stati Uniti. Le app degli smartphone potranno aiutare a identificare automaticamente le persone che hanno avuto contatti con chi ha l'infezione, ma i Paesi occidentali devono ancora implementare questi sistemi.
Inoltre, "a meno di rendere obbligatorie queste tecnologie come fatto in Cina, come potrà un Paese essere sicuro che abbastanza persone scarichino la app? E come contare esattamente i contatti?", si chiede l'epidemiologo Nicholas Davies della London School of Hygiene.
Le restrizioni ai confini probabilmente rimarranno in vigore ancora per diverso tempo. Più cala la trasmissione dei contagi a livello nazionale, più aumenta il rischio che ogni nuovo focolaio parta dai viaggiatori. "I visitatori stranieri sono più difficili da tracciare, oltre al fatto che si fermano in hotel e visitano luoghi a rischio di contagio", nota Alessandro Vespignani, della Northeastern University.
Quanto al distanziamento sociale, "non ci sono dati solidi sull'efficacia delle diverse misure - conclude Marc Lipsitch, dell'Harvard T.H. Chan School - Man mano che le autorità nel mondo sceglieranno percorsi diversi, i confronti aiuteranno a capire e si imparerà".