Coronavirus: primi 2 trapianti al Bambino Gesù con emergenza

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Coronavirus: primi 2 trapianti al Bambino Gesù con emergenza. Enoc, in marzo riduzione segnalazione organi disponibili
ROMA 6 APR - Due trapianti, di cuore e fegato, su due bambine in grave rischio di vita sono stati eseguiti all'Ospedale Bambino Gesù di Roma. Sono i primi due trapianti di organi solidi portati a buon fine dall'inizio della fase acuta dell'emergenza - rende noto l'ospedale - che ha visto un rallentamento degli interventi nel mese di marzo rispetto allo stesso mese del 2019. Sono invece aumentati i trapianti di midollo. Il 2 e il 3 aprile sono state trapiantate una piccola di 2 anni e una di dieci, entrambe sono nel reparto di rianimazione in buone condizioni.

La situazione - spiegano dalla struttura sanitaria - ha richiesto accorgimenti suppletivi. In considerazione della pandemia sono state applicate tutte le procedure per la verifica della negatività dei donatori e per la sicurezza dei riceventi e degli operatori sanitari. "Nell'attuale situazione di emergenza - afferma la presidente del Bambino Gesù, Mariella Enoc - dobbiamo tuttavia continuare a garantire il trattamento sanitario ai pazienti con altre patologie la cui cura non è procrastinabile". E aggiunge: "In marzo c'è stata una riduzione delle segnalazioni di organi disponibili che ha portato a una diminuzione degli interventi di trapianto nel nostro ospedale. Fortunatamente per altri trapianti, ad esempio quelli di cellule staminali emopoietiche, i numeri hanno registrato perfino un aumento".

Mercoledì primo aprile, un'équipe del Bambino Gesù è intervenuta per espiantare il fegato da un donatore deceduto. L'intervento è stato eseguito dall'équipe di Marco Spada, responsabile della struttura complessa di Chirurgia epato-bilio-pancreatica. Si è trattato di un ritrapianto: la bambina aveva ricevuto un primo trapianto lo scorso anno all'estero, ma la funzione del primo fegato è stata compromessa da episodi di rigetto. Il 3 aprile, invece, sempre nella sede del Gianicolo, è avvenuto l'intervento di trapianto di cuore eseguito dai cardiochirurghi ed anestesisti del Dipartimento medico-chirurgico di cardiologia pediatrica. La bambina che lo ha ricevuto era in attesa di trapianto da 5 anni.

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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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