Pubblica Istruzione
Covid-19. Maturità 2020, due le ipotesi avanzate. “approvazione del Decreto Scuola” Molte criticità
ROMA, 5 APR - Sono due le ipotesi al vaglio dell’esecutivo, scritte nel Decreto Scuola. Domenica 5 Aprile l’approvazione. La data ultima resta il 18 Maggio. Il parere del provveditore di Varese, della dirigente Boracchi, dei docenti e degli studenti. Tante criticità nella bozza
Legnano – Varese – Una maturità light con un maxi colloquio della durata di un’ora per ogni studente, oppure lo svolgimento di prima e seconda prova seguite dal colloquio. Sono queste le ipotesi messe nero su bianco dal ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina nel Decreto Scuola, che potrebbe trovare l’effettiva approvazione dal Consiglio dei Ministri Domenica 5 Aprile. “E’ una decisione eccezionale e solo per questo anno anomalo“, precisa il ministro.
Nel Decreto Scuola, tra le altre, vengono chiarite quindi le modalità per affrontare la maturità 2020, la data spartiacque resta il 18 maggio.
Se si dovesse rientrare a scuola entro quel termine, lo svolgimento della prima prova sarà il 17 giugno: tema di italiano unico e nazionale su un programma ridotto. La seconda prova, invece, sarà gestita dalla commissione interna e per finire si terrà un colloquio orale.
Se ciò non fosse possibile, la maturità diventerebbe “light”, ma mantenendo comunque un carattere di serietà con un maxi colloquio, lungo almeno un’ora e con esercitazioni su materie caratterizzanti, con un punteggio ancora in fase di discussione.
Vi è però una terza ipotesi. Nell’eventualità infatti, che le ragioni sanitarie indichino che non si possano svolgere esami in presenza, si potrà prevedere la “valutazione degli alunni, ivi compresi gli scrutini finali, anche in modalità telematiche“. Saranno rivisti anche i voti: meno voti alti e meno voti bassi.
L’head quartier della scuola insubrica è in fermento, a partire dal provveditore Giuseppe Carcano, che ha dichiarato: “Nessun sei politico. Se fosse cosi, ma attendiamo gli emendamenti, si rischierebbe di demotivare migliaia di studenti anche nel Varesotto. Noi stiamo studiando la bozza e ci rendiamo conto che cio’ svanirebbe anche il lavoro che hanno svolto i docenti. La stragrande maggioranza degli studenti sta seguendo bene le lezioni on line. Chi ha lavorato meglio e di più verrà valorizzato. Per alcuni, certo, il percorso di apprendimento è stato più difficile: per loro si può rimandare il giudizio a settembre, valutando le necessità di recupero. Una differenziazione, in ogni caso, ci sarà».”.
Stesse preoccupazioni anche per i dirigenti. “Una sanatoria risulterebbe demotivante non solo per i ragazzi, ma anche per i docenti. Non possiamo pensare che tutti abbiano la stessa motivazione a crescere nel sapere. Una sanatoria sarebbe demotivante per i docenti, che già dal 25 febbraio stanno lavorando tantissimo. E questo vale anche per gli studenti. difficile credere che si possono sanare situazioni didattiche compromesse. Sicuramente l’esame di maturità non sarà come sempre, come in passato. non potrà esserlo. Va bene il senso della commissione interna, il presidente esterno, ma l’esame on line diventa “esame” da salotto. in video conferenza. Sia i miei studenti , sia i miei docenti sentono l’assenza della didattica “vera” in presenza tipica del rapporto della didattica in presenza, dove si curano i rapporti, le emozioni, le relazioni, cosa che è difficile fare con uno schermo “, ha dichiarato Cristina Boracchi, dirigente del Liceo Crespi, uno dei più “quotati” d’Italia dal Miur.
Stesse posizioni anche dei docenti: “Bisogna capire che tipo di scuola vogliamo. Certamente bisogna tener conto del momento dovuto all’emergenza, ma questa puo’ essere l’occasione per “rimettersi” in gioco da parte di chi ha lavorato meno in passato , visto anche il dilatarsi delle verifiche”, afferma una docente dell’I.S. Dell’Acqua e rivolta alla Ministra Azzolina, dice: “Non facciamo annunci devianti. La scuola ha bisogno di ragazzi motivati e futuri cittadini preparati al mondo del lavoro con preparazione globale “adeguate” sia in tempi di emergenze sia normali”.
Come vivono la preparazione alla maturità i ragazzi? E alla notizia di promozione di massa?
La testimonianza di Martina, studentessa dell’Istituto Carlo Dell’Acqua
Sentendo le proposte avanzate dal ministero quale tipologia di prova preferireste?
“Parlando anche con i miei compagni di classe direi che se avessimo la possibilità di scegliere opteremmo per la formula del colloquio orale. Dura venti minuti in più, però ci sentiremmo più nostro agio. Nella seconda ipotesi il tema arriverebbe da Ministero, le altre prove verrebbero preparate dalla commissione interna”.
La speranza è che si possa tornare a scuola entro il 18 maggio, c’è un po’ il rammarico di aver lasciato in “sospeso” l’ultimo anno?
“Certo, è l’ultimo anno e poi si apre un nuovo capitolo. Adesso è tutto diverso, non c’è neanche la possibilità di vedersi e stare insieme a scuola. Un po’ dispiace”.
Con i professori vi state già preparando a fare eventuali simulazioni all’esame finale?
“Si, con la coordinatrice di classe siamo sempre in contatto, è lei che di volta in volta ci aggiorna. Per il momento abbiamo fatto la simulazione del tema, nel caso in cui si decidesse di fare la prima prova. Per quanto riguarda il programma stiamo finendo gli ultimi argomenti”. (Sempione news)