Coronavirus: Cna, nelle agenzie di viaggio fioccano disdette
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ROMA, 05 FEB - Il coronavirus può mettere in ginocchio il settore turistico italiano e il suo indotto, commercio in primis. A sottolinearlo è Cna Turismo, che ha condotto una indagine tra le agenzie di viaggio associate all'Aiav, organizzazione aderente alla Confederazione.
"Di sicuro, da quando si è diffuso il panico da coronavirus - spiegano - le agenzie di viaggio stanno ricevendo disdette delle prenotazioni per viaggi individuali e di gruppo in misura senz'altro più rimarchevole degli annullamenti fisiologici. Con gli italiani diretti all'estero, alla prova dei fatti, più timorosi del coronavirus di quanto lo siano gli stranieri diretti in Italia. Un effetto dell'allarmismo che, spiegano gli operatori, per ora starebbe provocando i danni maggiori". Nel dettaglio, le disdette di prenotazione da parte di viaggiatori individuali con meta il nostro Paese ammontano al 4% degli arrivi entro il 28 febbraio e al 3% entro il 30 marzo; stabile l'andamento del prenotato entro il 30 giugno.
Più contenuto il risultato negativo dei viaggi di gruppo, che registrano il -2% per gli arrivi entro il 30 marzo e la stabilità entro il 30 marzo e oltre. Si impennano invece le disdette per i gruppi scolastici: costituiscono l'8% del prenotato con arrivi entro il 28 febbraio, il 7% entro il 30 marzo e l'1% entro il 30 giugno. Non è il breve periodo a preoccupare maggiormente gli operatori italiani. Sono le prospettive. Il turismo cinese nel nostro Paese genera un movimento economico pari a un miliardo e mezzo di euro.
Ed era in costante crescita. Una indagine condotta da Cna Turismo l'anno scorso prevedeva un incremento del 33% in tre anni dei turisti provenienti dal gigante asiatico. Facile comprendere la possibile portata della crisi, a meno che rapidamente non si trovino soluzioni adeguate. In bilico in maniera significativa anche lo shopping, soprattutto i generi di lusso (secondo una ricerca di Planet, fornitore globale di servizi a pagamento i cinesi l'anno scorso hanno speso 1129 euro pro capite).