Cronaca
Coronavirus: chiamate al numero 1522 diminuiscono del 55,1%
ROMA, 18 MAR - Le chiamate al telefono antiviolenza e stalking 1522 sono diminuite del 55,1% durante l'emergenza Coronavirus.
Dalle 1.104 telefonate ricevute tra l'8 e il 15 marzo del 2019 si è passati alle 496 nelle stesse settimane di marzo 2020, quelle dove tutti gli italiani sono stati costretti a trascorre gran parte del loro tempo in casa. I dati sono stati raccolti dalle volontarie del Telefono Rosa che gestiscono la linea, si tratta un servizio pubblico promosso dalla presidenza del Consiglio-Dipartimento per le Pari Opportunità.
Lo scorso anno nelle prime due settimane di marzo le donne vittime di violenza o le segnalazioni di casi, erano state 193 (164 italiane pari all'85% e 29 straniere pari al 15%). Quest'anno, invece durante l'emergenza, nelle prime due settimane di marzo le vittime di violenza (o le segnalazioni di violenza) che hanno chiamato iil telefono dedicato sono state 101 (l'86% italiane e il 14% straniere) con una diminuzione del 47,7%. Sono praticamente crollate le telefonate di vittime di stalking: l'anno scorso nelle prime due settimane di marzo erano state 33 (91% italiane e 9% straniere), quest'anno soltanto 7 (sei italiane e una straniera) segnando un diminuzione del 78,8%.
"Le denunce sono praticamente crollate - osserva la presidente Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, del Telefono Rosa - quindi è molto importante per la nostra associazione far passare il messaggio che noi siamo attive 24 ore su 24 ore, nonostante l'emergenza Coronavirus. Non è un caso che il nostro slogan è 'Il Telefono Rosa non ti lascia mai Sola', così come sono attivi i nostri centri antiviolenza e le nostre case rifugio".
Lo sblocco dei 30 milioni per i centri antiviolenza annunciato dalla ministra per le Pari Opportunità Elena Bonetti, la Carnieri l'ha definita "una boccata d'ossigeno necessaria visto che in questo particolare periodo le spese sono raddoppiate". L'emergenza Coronavirus per la presidente di Telefono Rosa chiama le donne ad "una maggiore unità, dobbiamo essere unite, sempre anche quando facciamo delle campagne informative"