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Coronavirus, Calcio. Ansia per positivi, Covid fa tremare ritiri Serie A
Ansia per positivi, Covid fa tremare ritiri Serie A. Ma a Cagliari tamponi ok,per ora non è in dubbio il via il 19/9
MILANO, 21 AGO - Una decina scarsa di positivi non basta ad accendere l'allarme in Serie A. Ma anzi, è il refrain negli uffici dove si governa il calcio italiano di vertice, sono la dimostrazione che è stato fatto un buon lavoro chiudendo il campionato senza contagi, e che i rischi aumentano in base alle scelte dei calciatori nella loro vita privata. La situazione potrebbe cambiare di fronte a un eventuale effetto domino al rientro dalle vacanze: una decina di contagiati nella stessa squadra comporterebbero rischi diversi da uno o due, come il rinvio di almeno una partita.
Ogni scenario è legato anche alla curva epidemiologica del Paese. Ora come ora, però, non si mette in dubbio l'inizio del campionato fra poco meno di un mese, il 19 settembre (la Lega lo ha ribadito facendo i complimenti allo Spezia per la promozione), seguito una settimana più tardi da quello di Serie B. Le date ufficiali saranno ratificate dal Consiglio federale lunedì 31 agosto, alla vigilia della partenza della nuova stagione e della presentazione del calendario della Serie A. All'ordine del giorno della riunione, ci sono anche l'approvazione dell'accorpamento nel settore arbitrale della Can di A con la Can di B, l'aggiornamento del regolamento agenti.
La speranza delle componenti federali è non dover fare i conti con numeri molto più alti rispetto ai positivi registrati finora, i tre del Cagliari - dove però tornano a tirare un sospiro di sollievo perché tutti i tamponi effettuati sono risultati ngativi -, quelli della Roma, quello dell'attaccante del Napoli Petagna, quelli del Torino e quello di Boga del Sassuolo. Molti sono legati al focolaio della Costa Smeralda, meta frequentata dai calciatori, come si evince anche dalle foto sui social di Petagna, che in Sardegna ha giocato una partitella con alcuni colleghi del Tottenham, e ha incrociato i milanisti Romagnoli e Donnarumma, attesi lunedì a Milanello per la giornata di raduno, dedicata ai tamponi. Altre squadre si preparano ai ritiri, nel giro di una decina di giorni toccherà anche a quelle di Serie B impegnate di recente nei playoff, e i test anti-Covid daranno un'indicazione significativa.
La speranza di entrambe le Leghe, poi, è arrivare il prima possibile a un protocollo più leggero di quello che da giugno impone un tampone ogni quattro giorni, con l'isolamento dei positivi e test rapidi prima della partita per i compagni di squadra. Ora il calendario sarà meno compresso. La Figc ha chiesto tamponi più diluiti, uno ogni 8-10 giorni, ma con un maggior numero di test sierologici. Ancora non sono maturi i tempi per un via libera al nuovo protocollo dal Cts, e nemmeno per la riapertura degli stadi.