Cronaca
Coronavirus: autorità Islam a fedeli, non andate in moschee
Coronavirus: autorità Islam a fedeli, non andate in moschee. Pregate in vostre case. Salute corpo umano più alto fine Shariah
ROMA, 19 MAR - "Gli anziani tra gli ulema (sapienti religiosi) sono unanimi riguardo a quanto segue: che qualcosa di imminente va considerato come se fosse già reale; se una cosa somiglia ad un'altra, si prendono le regole di quest'ultima, e la salute del corpo umano è il più alto obiettivo e interesse della shariah".
Così afferma, in merito alla pandemia planetaria di Covid-19, il Consiglio dei Sapienti dell'università di Al-Azhar del Cairo e, similmente, anche il Consiglio degli Emirati Arabi Uniti per le Questioni di Fatwa, presieduto dallo Shaykh Bin Bayyah. I due autorevoli centri sapienziali islamici hanno emesso una dichiarazione ufficiale e una fatwa - di cui dà notizia la Coreis (Comunità religiosa islamica italiana) - per sospendere le preghiere comunitarie del venerdì in tutte le "diverse nazioni contagiate" del mondo islamico.
In merito alle direttive di prevenzione emanate dalle Istituzioni di ogni Paese, gli ulema si rivolgono ai "musulmani d'oriente e d'occidente" affermando che "è inammissibile secondo la legge sacra ignorare tali direttive e misure in qualsiasi circostanza". Il divieto valido per tutti i musulmani di andare nelle moschee anche per la preghiera comunitaria del venerdì trae autorità dalla tradizione islamica ortodossa, sulla base di numerose tradizioni, fra cui ad esempio "l'avversione per il danno ha la priorità sull'acquisizione di un beneficio" o versetti coranici come "Ha scelto te e non ha posto difficoltà nella tua religione" (Corano 22:78).
Il Consiglio dei Sapienti di Al-Azhar invita inoltre ogni muezzin a spiccare la chiamata alla preghiera aggiungendo l'esortazione "Salū fī buyūtikum - Pregate nelle vostre case!" e raccomanda la preghiera nei nuclei famigliari riscoprendo il beneficio dell'unità famigliare, "la moltiplicazione delle preghiere, le opere di carità e le richieste di affidamento ed aiuto a Dio in modo che allontani questa catastrofe dal mondo". "Come musulmani italiani - sottolinea la Coreis - ci uniamo a queste indicazioni ed esortazioni, nel pieno sostegno alle indicazioni delle Istituzioni Italiane, nella speranza che questo momento di ritiro nelle proprie famiglie e dalle abitudini quotidiane sia un'occasione di preghiera e rinnovamento in attesa di un nuovo ciclo".